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“meno fisco piu’ lavoro”

Creato il 09 ottobre 2010 da Mandingodolceacqua
“MENO FISCO PIU’ LAVORO”
“MENO FISCO PIU’ LAVORO”

Alcune delle motivazioni per cui i lavoratori della Provincia di Imperia iscritti alla CISL ed alla UIL oggi sono a Roma per comunicare pacificamente e senza scioperare al Governo “MENO FISCO PIU’ LAVORO”

Il tentativo di ridurre i costi della politica, con la recente manovra correttiva di finanza pubblica, rappresenta un primo ma significativo passo che va nella direzione da tempo indicata da CISL e UIL che risponde anche ad una logica di equità, a fronte dei bassi redditi percepiti da lavoratori e pensionati.

I cosiddetti costi della politica sono, infatti, cresciuti nell’ultimo decennio del 40%, ad un ritmo, dunque, doppio degli aumenti delle buste paga.

Nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e del necessario processo di risanamento finanziario, la politica non può non dare il buon esempio

Occorre anche evitare il rischio che il federalismo fiscale possa determinare una ulteriore proliferazione dei livelli istituzionali, un appesantimento delle strutture burocratiche o nuove complicazioni amministrative con oneri aggiuntivi per i cittadini.

Proprio in occasione del processo di attuazione del federalismo fiscale, Cisl e Uil auspicano una revisione complessiva dell’assetto centrale e decentrato dello Stato con l’abolizione e il radicale dimagrimento di tutti gli enti inutili o senza funzioni chiare e proprie: si può e si deve iniziare dalla razionalizzazione di alcune funzioni non essenziali svolte dalle province.

CISL e UIL chiedono che il Federalismo Fiscale concorra a ridurre gli attuali squilibri territoriali presenti nel paese e non comporti alcun aumento della pressione fiscale. Questo processo deve contribuire a garantire più trasparenza e una migliore responsabilizzazione nella gestione delle politiche di bilancio, a livello centrale e periferico. Il fisco federale deve conciliare sia il rapporto tra potere di spesa e responsabilità del prelievo fiscale, sia le forme imprescindibili ed indispensabili di perequazione tra le diverse aree territoriali del paese. Anche per questo vanno rafforzati gli attuali sistemi di controllo della spesa pubblica, con meccanismi di premialità per gli enti virtuosi nella gestione economica e finanziaria. Una attenta definizione dei livelli standard dei costi dei servizi rappresenta uno strumento fondamentale per combattere il malgoverno e la burocrazia e per rinnovare le filiere di spesa degli enti locali.

Per CISL e UIL occorre evitare che il federalismo fiscale comporti maggiori costi che inevitabilmente si scaricherebbero in aumenti della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente e pensione. E’ necessario che anche per la fiscalità locale sia previsto il principio della flessibilità e manovrabilità dei tributi per permettere interventi a favore di chi vive con redditi fissi.

 

Le Segreterie Provinciali

“MENO FISCO PIU’ LAVORO”
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