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MensSana, la vittoria di un club

Creato il 20 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo sei scudetti consecutivi da squadra più forte, ricca e organizzata del campionato, la MensSana ha dovuto tagliare il budget, rinunciando alle proprie star ed all’allenatore dei miracoli, Simone Pianigiani. La scorsa estate la società ha ricominciato da Luca Banchi, qualcuno del vecchio gruppo, e da una serie di giocatori non certo di primissima fascia. In un ideale ranking insomma Siena non partiva certo come la squadra da battere neanche in serie A; la regular season ha confermato qualche difficoltà per i toscani, che stremati dal doppio impegno Serie A-Euroleague hanno raggiunto la quinta posizione al termine delle 30 partite mostrando dei cali di tensione preoccupanti.
Nei playoff però è cambiato tutto: la maggior esperienza, l’organizzazione e la voglia di non farsi scucire lo scudetto dalle maglie hanno regalato a Siena l’ottavo titolo della storia del club, forse il più bello perchè il più inatteso.
Questa grande impresa va ricercata soprattutto alle spalle della squadra, in una società che pur con un budget di un terzo rispetto agli anni buoni, ha saputo instaurare una mentalità vincente, chiave di volta per ogni gruppo di successo di qualsiasi sport. Mentalità che in passato avevano Treviso, Bologna e andando ancora più indietro le grandi Milano, Varese e Cantù; aspetto che forse è mancato a Roma, all’apparenza già soddisfatta di arrivare all’ultimo atto dopo una stagione decisamente sopra le aspettative. Un’abitudine al successo tanto difficile da conquistare, quanto da mandare via, ma la grande differenza tra due squadre tecnicamente equiparabili.

Uno dei maestri nel trasferire questa identità di imbattibili è certamente Ettore Messina, che impegnato a Coverciano per un Master, aveva commentato così la stagione della Montepaschi poche ore prima del successo dei Toscani (intervista di Marco Massetani del Corriere Fiorentino):

Tutti pensavano che dopo aver cambiato così tanto, la Montepaschi non ce l’avrebbe fatta, e invece eccoli ancora lì, a un passo dall’ennesimo scudetto. Una cosa che mi fa pensare. Perché non è possibile che chiunque arrivi a Siena possa esprimersi a questi livelli, che riesca a lasciare un’impronta così forte. Quello di Siena è il classico esempio di come il budget economico sia importante ma non fondamentale. Il segreto della MensSana è semmai un altro, è la filosofia del club. Un ambiente in grado di stimolarti e motivarti sempre al massimo, non ci sono altre spiegazioni.”

Si chiude quindi il campionato più imprevedibile e divertente degli ultimi sette anni, che ha avuta una grande conferma, ma anche tante sorprese, che sicuramente renderanno la stagione 2013-14 ancor più appetibile per un pubblico, nonostante tutto, sempre in crescita.


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