Ho la ferma convinzione che il Mental Training oggi abbia un ruolo di fondamentale importanza… dentro e fuori dal campo.
Un’affermazione forte, lascia che te lo dimostri.
Oggi la tv, i social, i giornali e l’opinione pubblica parla solo di fatti negativi: crisi, spread, prezzo della benzina, la diatriba tra “Nord e Sud” sulla neve, quante giornate di squalifica andavano date a Ibrahimovic… se c’era o meno il rigore… polemiche polemiche polemiche.
Questo, fa sì che il focus sia sempre e solo sui problemi…
Nell’interessantissimo articolo di Silvia della scorsa settimana, Djokovic dice un qualcosa di strepitoso:
“… ho avuto molti momenti difficili, soprattutto fisicamente nel 5° set, quando mi reggevo a malapena in piedi e stavo cercando quel pezzo di energia in più… e l’ho trovato nelle persone che mi supportavano.”
I momenti difficili, come i PROBLEMI, ci sono e ci saranno: l’arbitro che ci dà contro, il terreno in pessime condizioni, il compagno che oggi proprio non c’è con la testa, quella litigata con la fidanzata che mi ha tolto concentrazione, l’allenatore che non capisce, l’avversario che oggi le becca tutte…
Ma è necessario fare uno passo in più… devi ELEVARTI: mettiti alla RICERCA!
Sì, cerca la SOLUZIONE… perché, come direbbe Al Pacino “The inches YOU need are everywhere around YOU”… magari sugli spalti. :-D
Ecco perché il Mental Training ha un ruolo ancora più fondamentale oggi… perché TU puoi nutrire la tua mente con SOLUZIONI.
Le SOLUZIONI vanno cercate, in ogni momento… Bè io ne ho trovata una che ritengo davvero speciale.
Come ti ho raccontato nel post sulla “mia” NYC Marathon, il giorno prima della gara ho incontrato ad una conferenza Mariangela Gatti, che forse non ti dirà nulla, ma ha al suo attivo 28 maratone e ha un record personale di 4h 9min… che, se ne sai un po’ di Maratona, non è che sia un tempo incredibile, ma forse ti manca un piccolo particolare: la sua prima maratona l’ha corsa nel 2004 a 67 anni. Oggi, che di anni ne ha 74 è la campionessa italiana Over 70 e ha vinto per ben 3 volte la NY Marathon nella categoria Over 70!
Fino a 64 anni Mariangela, non aveva mai corso, ma accompagnando i suoi figli a New York per la maratona, fu travolta dall’entusiasmo che solo quella maratona sa trasmettere!
Ha fumato per quarant’anni un pacchetto al giorno di sigarette e gli ha detto addio… perché?
Perché c’era un obiettivo più grande! Sentiva di dover fare qualcosa e aveva intravisto una SOLUZIONE!
Nel 2004, mentre preparava la sua prima maratona, proprio quella di New York (mi ricorda qualcuno ;-)), sua sorella (grande sportiva) è mancata.
Questa è la tipica cosa che taglia le gambe, è la vita che ti dice “Mi dispiace… ma sarà per il prossimo anno dai”, è il momento di difficoltà di cui abbiamo parlato sopra (di grande difficoltà)… e invece un campione sa guardare oltre.
Nonostante il dolore, ha trovato una soluzione: “ho preso la sua foto, l’ho fatta stampare sulla sua maglia di gara e abbiamo corso assieme” (cit.).
Ma quanto grande può essere la felicità di una persona che, non solo fa un qualcosa di davvero duro, lo fa a 67 anni e in più lo fa con un significato così grande? Ma dove sono le difficoltà, la svogliatezza, lo stress, la fatica di alzarsi dal divano, i futili problemi di cui ci riempiamo la vita perché abbiamo il DIRITTO di lamentarci… ma dove sono queste cose al cospetto di un obiettivo così grande e motivante?
Mariangela, all’ultima edizione maratona di New York è arrivata infortunata: aveva un’infrazione ad un mignolo del un piede, che a 73 anni potrebbe essere una scusa più che buona per dirsi “ma chi te lo fa fare?” e tirare i remi in barca… e invece NO! Ha voluto esserci.
Non ha fatto a sua migliore gara, perché ha chiuso con 4:42’15” (ti garantisco che è un signor tempo) ma non è riuscita ad arrivare prima nella sua categoria (come nelle due edizioni precedenti) e a chi le ha chiesto se si fosse scoraggiata… lei risponde: “La prossima volta andrà meglio, le difficoltà rafforzano!”, infatti i suo mantra è un detto buddista: “I tuoi nemici saranno i tuoi maestri”.
Mariangela è una pittrice ed una nonna a tempo pieno, però trova sempre il tempo per le sue 3 uscite settimanali nelle quali percorre un totale di 50 km (che sono parecchi), questo perché è spinta dalla passione, dalla voglia e probabilmente anche dall’energia di tutte quelle persone che traggono ispirazione da lei… io sono una di queste!
Quando mi alleno, quando lavoro, nella quotidianità… penso continuamente a lei, a Djokovic, ad Alex Bellini e a tutte quelle persone che hanno deciso di ACCETTARE i problemi e di fare un passo in avanti verso la RICERCA delle soluzioni… perché non solo ci sono, ma si trovano!
Circondati di esempi positivi, di persone comuni e non che hanno fatto grandi cose, che hanno ottenuto grandi risultati, che hanno vinto le proprie sfide… trai linfa vitale da quegli esempi.
Fa tua una nuova credenza:
- Qualsiasi cosa tu stia facendo, qualsiasi cosa ti stia accadendo, puoi trovare la SOLUZIONE!
Credici, perché quando lo farai, la tua mente smetterà di focalizzarsi sul problema (fisico e/o mentale) e inizierà a pensare a come fare a migliorare la tua situazione… la SOLUZIONE!
Ad esempio… può succedere che ti arrivi una palla ovale in mano e che tra te e la meta si frapponga un energumeno di 180cm per 120kg… e magari, potresti focalizzarti sul problema accontentandoti di fermarti a pochi metri dalla meta… oppure guardare oltre e vedere che dal 181° centimetro, è tutto libero e potresti TROVRE LA SOLUZIONE…
e addirittura… potrebbe sembrare quasi come se VOLASSI!
I tuoi risultati dipenderanno dalle immagini con le quali saprai nutrire la tua mente.
Dedico questo articolo al mio grande amico (e runner) Franco, che il 4 novembre 2012 sarà al via della Maratona di New York e che ci sta mettendo davvero tantissimo cuore! Trova la grinta e la determinazione amico mio! Sono tutte fuori e dentro di te!
Sai che il “tuo” Mental Coach è sempre con te!
In bocca al lupo!
Ps: se hai sfide importanti da affrontare o obiettivi ambiziosi da raggiungere, ti invito a cliccare qui, c’è una grande opportunità.
Di Giuseppe Montanari