Strane e assurde vicissitudini hanno ritardato questo momento, non credevo sarebbero trascorsi così tanti giorni.
Mi è mancato questo spazio, l'incontro, il confronto con voi. Dio se mi è mancato.
Ne è la riprova il fatto che questa è la seconda cosa che faccio da quando Lui è tornato a casa, stasera, col nuovo modem. La prima è stata rivedere insieme un paio di serie tv (stavamo in astinenza).
Ed è stato, è, così...così...diverso dal solito, da sempre.
Un po' perché sono seduta su un divano color ruggine, soffice e avvolgente, tra pareti colorate, con una gatta euforica che ora è libera di correre per casa, dietro a una pallina di carta.
Tra oggetti che ancora sanno e odorano di nuovo, che non hanno un passato, una storia, che sono nati con me.
Ma sopratutto perché, lo ammetto, mi pare di aver perso la mano, come non saper più cosa fare. Sensazione strana, a dir poco. Nel 2012 senza internet per più di due settimane, mi sono sentita un'alienata, giuro.
Fuori dal mondo, eppure al centro della vita: la MIA, quella nuova.
Ho pensato tutti i giorni a questo blog, a voi, a quel che avrei scritto una volta tornata "a casa".
Sono successe tante cose e la verità è che non so davvero da dove iniziare, c'è così tanto da dire.
Mi chiedo persino se c'è ancora qualcuno dall'altra parte:
Ci siete? Ho lasciato che passasse troppo tempo e vi siete stancati di aspettare?
Paturnie e insicurezze che nascono solo di notte, forse, mentre si è sole davanti a uno schermo, a battere sui tasti, dopo giorni di scombussolamento totale, di stravolgimento esistenziale.
Dopo giorni di movimento, cambiamento, di confusione e caos.
Dopo giorni di silenzio bloggesco.
E non avrei mai voluto, forse una brava blogger non lo fa, non perde di vista l'impegno, non lascia il suo spazio abbandonato così. Forse, chissà.
Ma io non sono una professional, io lo faccio 'solo' per passione, per bisogno smodato di condivisione.
E la vita è ricca e immensa e a volte porta altrove, si sa.
Ma solo per un po', perché poi non si scorda un amore e a lui si fa ritorno.
Ma passerà anche questa sensazione di spaesamento, presto. Spero.
Si, forse devo solo riprendere l'abitudine a raccontare, a raccontarmi, a sentire che dall'altra parte, da qualche parte, c'è davvero qualcuno a leggermi, ad ascoltarmi.
Un passo alla volta, sondo il terreno pian piano, lo misuro, prendo confidenza, torno ad esplorarlo.
Poi tutto tornerà alla normalità e essere qui sarà di nuovo un appuntamento quasi quotidiano.
Di quelli attesi, cercati, voluti.
Di quelli che non puoi farne a meno.
Intanto lascio un segno, due righe per rompere il ghiaccio, (come si fa con gli amici che non vedi e non senti da un po'), per dirvi che
"Ehi! Sono tornata insieme alla primavera! sono viva! ci sono ancora".
E sono anche emozionata :)
E voi? Siete ancora lì?
Buona notte, ci si rivede col sole!
