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Mercati molto cauti Rimbalza Saipem, ma sono pochi i tito...

Da Pukos
Mercati molto cauti Rimbalza Saipem, ma sono pochi i tito...

Mercati molto cauti

Rimbalza Saipem, ma sono pochi i titoli a salvarsi dalle vendite. Mediobanca, Bper ed Unicredit i peggiori, male anche il settore del lusso.

Nonostante siano tanti a voler rassicurare i mercati, gli investitori continuano ad essere prudenti, per la Grecia ormai si parla apertamente di una ristrutturazione del debito, e d’altra parte non ci sono alternative, non ci sono mai state, per lo stato ellenico, rimanere all’interno dell’eurozona, si tratta di una Mission Impossible.

Ciò su cui si devono interrogare i mercati è: come sarà l’Europa senza la Grecia? Blindare i Paesi periferici non sarà semplice, l’affermazione di Podemos in Spagna e, anche se in tono minore, il successo della Lega in Italia, sono campanelli di allarme che non debbono rimanere inascoltati.

Occorre poi riflettere sul fatto che sia la nostra Piazza Affari a limitare i ribassi, con il ribasso odierno, ad esempio, il calo della Borsa di Francoforte, rispetto al massimo dello scorso 10 aprile, ha superato la doppia cifra (-10,58%) mentre il nostro indice principale dai massimi dell’anno scende al momento molto di meno (-5,78%).

Anche oggi il Ftse Mib (-0,90%) ha cercato di resistere alle vendite e nella prima ora di contrattazione ha dato l’impressione di voler rimbalzare riavvicinandosi a quota 23.000 punti, per l’intera mattinata, poi, ha viaggiato intorno alla parità, infine la debolezza di New York ha convinto molti a vendere, ma senza panico.

Nell’asta di chiusura, però, lasciava oltre 70 punti, chiaro segnale di “paura”, ogni giorno che passa la situazione diventa più seria e non bastano i sorrisi e le risate profuse in continuazione dai partecipanti al G7.

A salvarsi dalle vendite soprattutto Saipem (+2,23%) che però la scorsa settimana aveva subito un vero tracollo sulle voci di un aumento di capitale.

Molto più limitati i guadagni di Tenaris (+0,23%), Finmeccanica (+0,17%), Ansaldo (+0,11%) e Banco Popolare (+0,07%) il solo titolo del settore a salvarsi dalle vendite.

Nelle ultime tre posizioni della graduatoria odierna, infatti abbiamo proprio tre titoli del nostro settore principe, maglia nera per Mediobanca (-2,79%) e terzo ribasso di fila per Bper (-2,20%) ed Unicredit (-1,98%).

Non una grande giornata neppure per il comparto del lusso, c’è una gran voglia di prendere profitto dopo mesi di guadagni obiettivamente eccessivi, ed ecco spiegati quindi i ribassi di Moncler (-1,96%), Tod’s (-1,48%), Ferragamo (-1,44%) e Yoox (-1,20%).

Momento non particolarmente brillante per UnipolSai (-1,64%) sceso di nuovo sotto la media delle quotazioni degli ultimi dodici mesi.

Autogrill (-1,49%) scende di quasi quindici punti percentuali rispetto ai massimi del marzo scorso e perde con il ribasso odierno anche quota 8 euro, ora diventa importante riuscire a consolidare questi livelli.

E concludiamo con il comparto del risparmio gestito, Azimut (-0,08%) ha ceduto la parità soltanto nell’asta di chiusura dopo che per gran parte della seduta era risultato fra i titoli migliori, mentre Mediolanum (-1,46%) è crollato dopo l’apertura di Wall Street.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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