Mercati un po’ più cauti
Molto bene EGP, sale il comparto del risparmio gestito, bene anche Stm e Saipem. Sul fondo Unicredit penalizzato da una bocciatura.
Al termine della mattinata il nostro indice di riferimento era tornato a superare quota 23.700 punti con un guadagno di circa un punto percentuale rispetto alla vigilia, probabilmente in molti si aspettavano che da Wall Street sarebbe arrivato ancora un aiuto, non è stato così.
Nessun dramma, naturalmente, solo che la Borsa americana non si sta smuovendo dalla parità ed allora il nostro Ftse Mib (+0,35%) ha dovuto accontentarsi di un rialzo decisamente più contenuto.
Più vigorose le altre due Borse principali dell’area euro, Francoforte è salita ancora dello 0,7% e Parigi addirittura dell’1,2% sembra proprio che dalla “normalizzazione” della vicenda greca chi abbia più da guadagnare siano Germania e Francia, forse perché le loro banche sono tutt’ora abbastanza impegnate con Atene.
Anche oggi dagli Usa dati macro nettamente contrastati, le vendite di nuove case sono salite molto più del previsto e così anche l’indice della Fed di Richmond, ma contemporaneamente sono calati (-1,8%) gli ordini di beni durevoli e l’indice PMI manifatturiero.
Ma torniamo alla nostra Piazza Affari per segnalare che anche il nostro settore bancario, oggi, è stato contrastato, ai rialzi della solita BpM (+2,70%), di Bper (+1,74%), Intesa (+0,89%) e Banca MPS (+0,72%) hanno fatto da contraltare i ribassi di Mediobanca (-0,70%), Banco Popolare (-0,70%), Ubi Banca (-0,79%) e soprattutto Unicredit (-1,00%) penalizzata da una bocciatura arrivata da Barclays.
E’ Enel Green Power (+3,49%) la stella di giornata, che bissa il balzo di ieri e con volumi superiori alla media si avvicina ai massimi dell’anno toccati a marzo.
Quarto rialzo di fila poi per Azimut (+2,91%) che beneficia dei dati sulla raccolta del risparmio gestito anche per il mese di maggio.
Terzo gradino del podio per Stmicroelectronics (+2,84%) che ha trovato in quota 7 euro un buon trampolino sul quale rimbalzare.
Rivede quota 10 euro Saipem (+2,49%) sembra ancora una quotazione sacrificata, ma dopo lo spavento per il ricorso ad un aumento di capitale pare ora che la situazione si sia normalizzata.
Mettono a segno guadagni superiori ai due punti percentuali anche Mediolanum (+2,48%) ed anche in questo caso quota 7 euro è risultata un ottimo trampolino ed Atlantia (+2,12%) al quinto rialzo nelle ultime sei sedute.
Per quanto riguarda invece la parte bassa della classifica, oltre alle banche già citate vanno sottolineati i cali di Cnh Ind (-0,95%) dopo due sedute boom e di Buzzi Unicem (-0,91%) che rimane però sopra quota 13 euro.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro