Mercato immobiliare Ligure

Le Bandiere blu attribuite alla Liguria (quest'anno ben 18 tra spiagge e porti turistici, un record) non bastano a riscaldare il mercato della casa. Nel primo trimestre del 2012 il settore immobiliare ha denunciato un calo, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, del 20%. Il dato è abbastanza omogeneo in tutte le quattro province. Ma sulle cause gli analisti si dividono: troppo facile dare tutta la colpa all'Imu, perchè le ricadute sul mercato del nuovo tributo potranno essere valutate solo nei prossimi mesi. La norma è arrivata quando molti rogiti erano già stati messi in calendario e quindi stipulati. E allora perchè questa debacle che coinvolge Santa Margherita come Alassio, Lavagna come Bordighera, Finale Ligure come Rapallo, Varazze come Ospedaletti? Rispondono gli esperti del Sole 24 Ore: «Occorre considerare i principali dati macroeconomici del periodo. Il Pil è in diminuzione dello 0,5%, la disoccupazione in aumento del 9,6%, la spesa delle famiglie per beni durevoli in calo del 7%, il Taeg sui mutui rilevato dalla Banca d'Italia al 4,27% (un punto in più rispetto ad aprile 2011). Senza dimenticare l'effetto psicologico dello spread dello scorso autunno che potrebbe aver indotto ad aspettare tempi migliori anche chi aveva soldi da spendere. Certamente il Pil a -1,4% rilevato dall'Istat nei primi tre mesi del 2012 non è un segnale molto confortante per i prossimi mesi». Ma c'è anche da valutare una nuova tendenza. La illustra Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, che spezza una lancia a favore della Riviera ligure perchè vicina alle grandi città del nord. «Negli ultimi anni - dice Breglia - la casa al mare ha vissuto un passaggio culturale molto forte. E' sempre meno considerata come un investimento, anche da mettere a reddito, e diventa sempre più un'abitazione usata anche per periodi lunghi. La crisi economica impone di rivedere le proprie priorità e molti scelgono di vivere nella seconda casa quando vanno in pensione o di fare qui le ferie rinunciando quindi ai viaggi. C'è anche chi vende la casa in città e va a vivere al mare. Una tendenza che interessa da vicino la Liguria. Quest'anno a peggiorare la situazione sono l'incertezza del futuro, i consumi ridotti e così via. Dove comprare? La Liguria è una delle mete preferite. Se guardiamo al valore degli immobili che si mantiene nel tempo, negli ultimi cinque anni la classifica è dominata dalla costa compresa tra le Cinque Terre e Ventimiglia: dodici delle 20 località che hanno avuto la migliore performance sono qui». Il mercato della seconda casa conta ogni anno circa 35 mila alloggi compravenduti. Il 70% è situato al mare e solo il 10% ha un valore che supera il milione di euro. Il resto s'inquadra prevalentemente sotto i 300 mila euro. «La fascia delle case di lusso - continua Breglia - tiene ancora. Il numero delle compravendite è invece diminuito parecchio nel segmento medio. Il 2012 è iniziato male, si contano poche visite nei cantieri, quei pochi che esistono al momento, e poca è anche la domanda che si rivolge all'agenzia. La crisi economica coinvolge sempre più nazioni e anche l'Imu impatta in maniera rilevante soprattutto sulla seconda casa». Ma in provincia di Savona contribuisce anche il fenomeno delle perizie «fai da te». Lo denuncia Stefano Persenda, presidente provinciale degli agenti immobiliari di Fiima: «Spesso ci troviamo di fronte a molte perizie eseguite dal proprietario dell'immobile che non tengono conto della congiuntura attuale. Oltre al valore intrinseco degli immobili, bisogna infatti valutare anche le condizioni e i fattori esterni. Le metrature che trovano maggior mercato restano quelle che vanno dai 50 ai 70 metri quadri, su una spesa che si aggira intorno ai 230-250 mila euro. Ma c'è un settore dell'immobiliare che non risente della crisi ed è quello delle abitazioni di pregio. La casa rimane un bene rifugio nel medio e lungo termine. Credo che in questo momento potrebbe risultare interessante acquistare un immobile quale investimento»tratto da lastampa.it 27 Giugno 2012