Ancora in recessione il mercato immobiliare italiano con un calo dei volumi delle compravendite di alloggi anche nel terzo trimestre dell’anno. A renderlo noto sono i dati elaborati dall’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI), che ha pubblicato la consueta nota trimestrale.
Le variazioni analizzate dall’OMI continuano dunque a permanere negative, portando il valore assoluto delle transazioni complessive al valore minimo dal 2004.
Complessivamente gli scambi sul mercato del mattone hanno fatto registrare un calo del 6,6% rispetto al medesimo periodo del 2012 con quasi 200.000 unità immobiliari vendute. Il trend negativo si rileva in tutti i settori: dal residenziale alle pertinenze fino ad arrivare al terziario, dove gli immobili produttivi perdono oltre il 9% e gli immobili commerciali l’8%.
Residenziale: benissimo Bologna, bene Milano, stabile Roma, male tutte le altre
Andando nel dettaglio, la Nota OMI mostra il mercato immobiliare del capoluogo lombardo in controtendenza rispetto al resto d’Italia. A Milano, infatti, si registra un sorprendete +9,4% sui volumi degli scambi di immobili residenziali.
Ancora migliore la performance di Bologna dove l’incremento delle trattative andate a buon fine segna un +16,3%.
Tendenzialmente stabile Roma che, rispetto allo stesso periodo del 2012, mostra un +0,6% di incremento. Poco, ma almeno incoraggiante.
Spostando l’attenzione sulle altre principali città capoluogo di provincia italiane arrivano le docce scozzesi. Fanalino di coda della classifica dei mercati immobiliari più stagnanti è Napoli dove la diminuzione arriva a sfiorare il 20%, segue Genova con una diminuzione dei volumi di affari di circa l’8% e via via le altre Firenze (-5,3%), Torino (-4,3%) e Palermo (-0,1%).
A questo link è possibile scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate il testo integrale della Nota trimestrale OMI diffusa il 21 novembre 2013.
Di Mauro Ferrarini