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Mercato immobiliare. Tassi Bce, Euribor ed Eurirs ai minimi ma spread mutui molto alti

Da Mrinvest

Mercato immobiliare, costo del denaro ai minimi storici ma i tassi dei mutui rispetto ad un anno fa sono aumentati notevolmente

Mercato immobiliare. Tassi Bce, Euribor ed Eurirs ai minimi ma spread mutui molto altiIl mercato immobiliare, come sappiamo, è influenzato dai tassi di riferimento: quello fissato dalla Bce (Banca centrale europea), che rappresenta il tasso al quale concede prestiti alle banche operanti nell’Unione Europea; il tasso Euribor al quale si riferiscono i mutui a tasso variabile; il tasso Eurirs che influenza i mutui a tasso fisso. I tassi sono dunque dei parametri di riferimento che influiscono sul mercato immobiliare determinando le condizioni che le banche applicano alla clientela.

Stiamo assistendo, comunque, ad una situazione paradossale: il tasso di riferimento della Bce è all’1%, e a questo tasso, poco meno di due settimane fa, ha finanziato gli istituti di credito italiani con la

seconda operazione di maxi-finanziamento di 139 miliardi di euro a tre anni, essendo seriamente intenzionata a risolvere la crisi di liquidità che opprime il sistema bancario. Ma, come è successo con il primo finanziamento di dicembre scorso, pochi di questi miliardi saranno destinati a finanziare imprese e famiglie, e quindi contribuire a rilanciare il mercato immobiliare.

L’Euribor ad oggi è ai minimi (0,48% a 1 mese, 0,88% a 3 mesi) e si prevede che ancora possa calare entro il 2012, mentre l’Eurirs addirittura è il più basso da dieci anni a questa parte (dall’1,51% a 5 anni al 2,52% a 30 anni).
Ed ecco il paradosso: il costo del denaro è ai minimi storici, ma i tassi dei mutui, rispetto ad un anno fa, sono aumentati, e dunque è scarsa la possibilità che il mercato immobiliare possa riprendersi, almeno nel breve termine. Il fatto è che un anno fa i tassi dei mutui erano più bassi di circa due punti percentuali ed inoltre il plafond delle banche per la concessione dei mutui è molto limitato.

Oggi la media dei tassi offerti dalle banche è del 4,5% per i variabili e del 6,2% per i fissi, con variazioni notevoli da banca a banca. Infatti ci sono mutui a tasso variabile che superano il 5% e fissi che vanno oltre il 7%. Per cui la situazione è che il mercato immobiliare risulta “ingessato”.

Ma cosa è successo? L’aumento delle condizioni offerte con tassi piuttosto alti rispetto ad un anno fa è dovuto all’incremento degli spread applicati dalle banche che arrivano al 4 ed anche al 5%. E’ questo un chiaro segnale che le banche non vogliono concedere facilmente mutui e che, dunque, il mercato immobiliare è in forte crisi.

Però sembra che alcuni istituti stiano aprendo i “rubinetti”, sia innalzando i plafond riservati ai mutui, sia abbassando, anche se in modo lieve lo spread per i clienti (quelli solvibili). Tutto ciò fa ben sperare, perchè alcune banche stanno presentando offerte vantaggiose. Da questo potrebbe quindi derivare un effetto domino che porterebbe più concorrenza al ribasso e agevolazioni ulteriori per la clientela, e finalmente la possibilità di uscire dall’impasse in cui si trova attualmente il mercato immobiliare.

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By Blogsdna

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