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Mercato immobiliare Veronese

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

L'hinterland di Verona regge l'urto della crisi immobiliare meglio delle aree centrali della città. Questo emerge dai dati raccolti dall'Ufficio studi Tecnocasa, gruppo che conta 3.300 agenzie di intermediazione immobiliare in franchising, attive in dieci Paesi.Mercato immobiliare Veronese «Nonostante la crisi, la casa continua a essere il desiderio prioritario degli italiani e dei veronesi, che però sono diventati molto più prudenti negli acquisti», spiega Alberto Caldera, consulente Tecnocasa. «A Verona il valore degli immobili è sceso del 10,5% in due anni e del 5,7% nel primo semestre 2012, dati entrambi in linea con la media nazionale. Inoltre, si sono allungati i tempi di vendita, che si aggirano intorno ai sei mesi». Se i prezzi delle abitazioni si sono ridotti del 5,7% in città, il calo è stato inferiore (-3,7%) nei paesi della provincia: un trend che però non sembra incidere positivamente sul numero di compravendite, diminuite del 26,2% nel capoluogo e del 21,3% nell'hinterland rispetto al 2011. «È difficile dire quali prospettive si apriranno per il mercato immobiliare», prosegue il consulente Tecnocasa, «ma entro l'anno si prevede una correzione dei prezzi al ribasso tra il 7 e il 9%». Il valore degli immobili varia comunque a seconda della zona presa in considerazione. «Le aree centrali hanno sofferto maggiormente, cedendo il 9,2%: il calo delle richieste e l'aumento dell'offerta immobiliare hanno portato a una diminuzione delle quotazioni dei quartieri Cittadella, San Zeno e Val Verde», spiega Caldera. «Anche Veronetta in questo semestre ha subito un importante calo dei prezzi, pari all'11,1%». Sempre secondo i dati raccolti dalle agenzie Tecnocasa, l'area che ha risposto meglio di tutte alla crisi è stata il quartiere di Borgo Trento, dove le quotazioni sono diminuite solo del 2,9% nei primi sei mesi del 2012. «Nella macroarea di Borgo Milano si è registrata una contrazione media del 5% e a Borgo Venezia del 5,6%, mentre a Ponte Catena i prezzi sono rimasti invariati», prosegue Caldera. «Nei quartieri di Chievo, Navigatori e Saval c'è stato un calo compreso tra il 7,1 e il 7,7%, mentre a Borgo Roma si è attestato intorno al 7,9%». Per quanto riguarda l'hinterland, la zona che ha subito le variazioni meno pesanti è l'area ovest della provincia (con un decremento massimo di -2,9%), mentre ha iniziato a risentire della crisi anche il lago di Garda, che finora era riuscito a superare indenne il periodo: qui i prezzi hanno subito una contrazione fino al 4,8%.M.T. tratto da arena.it Verona 17 ottobre 2012


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