Mercato spinoso: l’Inter riflette sulla strategia da adottare

Mercato spinoso per l’Inter: due questioni da risolvere, quelle relative a Mauro Icardi e Mateo Kovačić

Mercato spinoso quello che attende la società nerazzurra questa estate: eventuali nuovi innesti dipenderanno per forza da cessioni eccellenti?

Mercato spinoso quello che attende l’Inter nella calda estate che introdurrà, speranzosa, la società nerazzurra al prossimo campionato. E’ proprio in questo mese di maggio, infatti, che vengono gettate le basi per costruire la squadra che verrà; il periodo nel quale vengono discusse le strategie da attuare per perseguire i più elevati obiettivi.

L’Inter è comunque attesa da un mercato spinoso, in quanto, nonostante la volontà conclamata del Presidente Erick Thohir di metter mano al portafoglio per finanziare personalmente una robusta campagna acquisti, la scure del ‘fair play finanziario’ è sempre dietro l’angolo: motivo per il quale, prima di affondare il colpo sui principali obiettivi individuati da Roberto Mancini per rinforzare l’organico, Piero Ausilio dovrà risolvere le questioni relative a tutti quei giocatori nerazzurri fortemente richiesti sulla piazza.

Il mercato spinoso non può non partire dalle decisioni societarie in merito la situazione di Samir Handanović: rinnovo o cessione? L’estremo difensore sloveno andrà in scadenza di contratto il 30 giugno 2016, e per abbracciare nuovamente la causa dell’Inter chiede garanzie sportive. Desidera che la squadra torni presto a giocare ad alti livelli, possibilmente nelle competizioni europee. In caso contrario, l’ex Udinese potrebbe partire, con destinazione Roma o Premier League. Valore di mercato, tra i 10 ed i 13 milioni: ma quanto costerebbe all’Inter, in termini tecnici, perdere il suo portiere titolare? Di tutti i nomi accostati finora al club meneghino, forse solo quello di Petr Čech, per altro due anni più vecchio di Handanović, ‘scalda i cuori’ dei sostenitori della Beneamata. Fossimo nei dirigenti interisti, punteremmo a rinnovare a tutti i costi il contratto di Samir Handanović per blindare, così, la porta nerazzurra ancora per qualche stagione.

Altra questione delicata è quella relativa a Mateo Kovačić: ad Appiano Gentile si ha la netta sensazione che il 21enne gioiellino croato sia lì lì sul punto di esplodere e diventare uno dei giocatori più forti nell’intero panorama mondiale. Ma questa benedetta esplosione non avviene mai. Kovačić continua a sguazzare nel limbo di color che son sospesi tra notorietà ed oblio, accendendosi talvolta con fiammate repentine e spegnendosi, in maniera piuttosto prolungata, con altrettanta facilità. A suo favore gioca l’età: è ancora molto giovane, e non ha ancora raggiunto l’età della piena maturazione, ma è anche vero che se il Liverpool ha davvero offerto 30 milioni ‘cash‘ per lui, l’offerta non può non essere presa seriamente in considerazione dalla società. Forse, quello inglese è un calcio più congeniale per le caratteristiche di Kovačić, il quale soffre visibilmente l’elevato tatticismo del calcio italiano.

Infine, il mercato spinoso dell’Inter passerà necessariamente attraverso le scelte che la società intenderà fare con Mauro Icardi. L’auspicio dell’allenatore è che Thohir possa andare incontro le richieste economiche di Icardi, prolungandogli il contratto ed innalzandolo a giovane simbolo della rivoluzione, o restaurazione, nerazzurra. Offerte milionarie, però, sono già arrivate, e continueranno a giungere in sede per il discusso attaccante argentino, il cui valore di mercato oscilla tra i 35 ed i 45 milioni di euro. Un capitale, certo. Ma dove lo trova, l’Inter, adesso, un bomber prolifico come Icardi? Riteniamo sarebbe opportuno accontentare il ragazzo e tramutarlo in indiscusso top player.

Piero Ausilio aveva già una volta rivelato come, per rinforzare la squadra, si dovrà necessariamente passare attraverso una, forse due ‘cessioni eccellenti': nel mercato spinoso che attende l’Inter da oggi fino ad agosto, la speranza del tifoso è che quel poco che di buono si è visto in questi ultimi 9 mesi non venga sacrificato tout court sull’altare del bilancio. Tanto, per Paulo Dybala e Yayá Touré c’è sempre tempo.