Mercurio anche in alcuni vaccini. Il Thimerosal è il più utilizzato conservante per i vaccini.
L’FDA (l’ente americano di controllo sui farmaci ha intimato la sostituzione del protettivo con altri dal ’99 ma in Italia viene ancora utilizzato anche perché l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dice che non c’è alcun rischio per la salute
Il Thimerosal è un composto contenente etil mercurio usato per prevenire la crescita batterica e fungina in alcuni vaccini inattivati in fiale multidose.
È anche utilizzato per la produzione di vaccini specifici, tra i quali alcuni vaccini contro la pertosse (tosse convulsa), come parte del processo di fabbricazione che rende il prodotto sicuro ed efficace. Il Thimerosal è stato usato sin dal 1930 nella fabbricazione anche di altri medicinali. Lo stesso composto è noto come Tiomersale, ovvero mercuriotiolato, etilmercuriotiosalicilato, sodio timerfonato. Lo si può trovare anche nei vaccini per il tetano, difterite e pertosse, epatite A, epatite B e quello per l’influenza e nell’anno 2009, anche in certi vaccini contro l’influenza suina.
La conseguenza è quanto mai raccapricciante quanto ovvia: in alcuni vaccini, seppur in piccole quantità è contenuto mercurio.
Negli Stati Uniti l’ente di controllo sui farmaci, l’FDA, già dal ‘99 intimò alle case farmaceutiche che il thimerosal doveva essere eliminato dai vaccini mentre in Italia così come in gran parte del globo continua ad essere uno dei conservanti più utilizzati.
La necessità di aggiungere conservanti ai vaccini è data dalla necessità di evitare che alcuni contaminanti possano essere introdotti durante l’uso ripetuto di un flacone multidose anche perché, come è noto, alcune sostanze inibiscono la crescita di batteri e funghi. Le fiale multidose di vaccino sono utilizzate in molti paesi perché richiedono meno spazio nella catena del freddo e consentono meno sprechi, entrambi i quali hanno un impatto significativo sui costi della vaccinazione. In molti paesi, per i vaccini inattivati forniti in fiale multidose, la presenza di un conservante è addirittura un requisito normativo.
A dire il vero a suffragio della innocuità del thimerosal vi sarebbe la stessa O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) che si rifà alle prove scientifiche relative al suo utilizzo come conservante su un vaccino per oltre 10 anni, in particolare attraverso uno studio indipendente da parte del comitato consultivo globale sulla sicurezza dei vaccini. Il comitato ha raggiunto costantemente la stessa conclusione: non c’è nessuna prova che dimostrerebbe che la quantità di Thimerosal utilizzato nei vaccini rappresenti un rischio per la salute. Altri gruppi di esperti (ad esempio l’Istituto di medicina degli Stati Uniti, l’American Academy of Pediatrics, il comitato del Regno Unito sulla sicurezza dei farmaci e l’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali) hanno raggiunto conclusioni analoghe.
L’OMS ha fatto sapere che praticamente non vi sono alternative alla sostituzione del thimerosal con altri conservanti o all’utilizzo esclusivo di vaccini monodose per due ordini di ragioni.
Da una parte attualmente almeno il 64% di tutti i neonati e i bambini di oltre 120 paesi nel mondo sono immunizzati con vaccini multidose contenenti Thimerosal, contro quattro malattie con tassi di mortalità elevata: difterite, tetano, pertosse e Haemophilus influenzae di tipo b, e quindi, l’uso di vaccini contenenti Thimerosal per proteggere contro queste malattie avrebbe evitato la morte di almeno 1.400.000 bambini nel solo 2010.
Dall’altra la rimozione completa di Thimerosal dai vaccini richiederebbe conservanti alternativi o l’utilizzo esclusivo di vaccini monodose. Tali alternative comporterebbero costi significativi per lo sviluppo e l’approvazione regolamentare, limitando così la capacità di offrire vaccini a prezzi accessibili.
L’uso di fiale multidose è, infatti, il modo più efficiente e conveniente per proteggere le popolazioni con vaccini che hanno bisogno di essere somministrati a un gran numero di persone in un breve lasso di tempo, come ad esempio nelle situazioni epidemiche o pandemiche.
Attualmente in Italia sono disponibili solo vaccini combinati senza mercurio (quattro, cinque e presto anche sei vaccini in un’unica iniezione); tali combinazioni contengono i vaccini obbligatori e anche i due vaccini facoltativi antihaemophilus B e antipertossico; esiste, inoltre, il problema, sempre sottovalutato dalle istituzioni sanitarie, del sovraccarico vaccinale dato dai vaccini polivalenti.
Se un genitore vuole somministrare al proprio figlio solo i vaccini obbligatori non ha scelta, poiché non esistono antidifto-tetanici e antiepatite B senza mercurio. L’antipolio Sabin e Salk è sempre stata priva di thimerosal.
Le rassicurazioni dell’OMS non convincono del tutto il dottor Giovanni D’Agata, il quale ritiene prioritario per il Ministero della Salute, cui sono demandate le politiche generali della Salute e quindi la sicurezza sanitaria dei cittadini in particolare i neonati ed i bambini per i quali sussiste l’obbligo di vaccinazione, non lesinare o ritardare la possibilità di trovare alternative al thimerosal o altri conservanti che comunque in maniera potenziale potrebbero essere lesivi per la salute in quanto contengono un elemento dotato di una tossicità elevata come il mercurio.
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