Con oggi si concludono le prime due settimane di garderie per Merdolo.
Parlando con le mie amiche mamme italiane ho scoperto che qui l’inserimento al nido è pratica più veloce rispetto all’Italia, il fatto che siano più sbrigativi non vuol dire che siano meno efficienti o meno attenti alle necessità dei nani. La garderie Citoyens du Monde (e dove vuoi iscriverlo un bimbo expat se non all’asilo cittadini del mondo) è pulita, colorata e chiassosa, i bambini corrono e gattonano ovunque, suddivisi a in classi a seconda dell’età e per i più piccoli è prevista anche una stanza con culle e lettini dove riposare. A Montrèal deve esserci una legge non scritta per cui la maggior parte delle garderie sono gestite da arabi, un po’ come i depanneur sono territorio esclusivo di indiani e cinesi. Gli italiani? reppano e fanno e fanno la pizza, ciao bro’ e bella zio (ma è un luogo comune).
L’inserimento è la solita tiritera a cui sarete già stati sottoposti se avete un figlio dell’età del mio. Il primo giorno porti il nano 2/3 ore a giocare con gli altri bambini, il secondo lo ritiri dopo pranzo ed il terzo si ferma per il riposino postprandiale. Passati i 3 giorni se tutto fila liscio il nano viene considerato inserito al nido. Merdolo si è autoinserito al secondo giorno, dovevo andare a recuperarlo dopo pranzo ma mi hanno telefonato dalla garderie dicendomi di lasciar perdere, il nano si era addormentato e non volevano svegliarlo. Ha dormito fino alla quattro del pomeriggio. Sindrome d’abbandono questa sconosciuta.
Il bilancio di queste prime due settimane di nido devo dire essere positivo. Merdolo e le maestre non danno segni di squilibrio mentale (per il momento), è sempre sorridente sia quando lo mollo in classe al mattino sia quando lo recupero al pomeriggio tutto sporco di colori e stropicciato; esausto, si addormenta in macchina durante il tragitto garderie-casa. Arrivato a casa dissemina in giro i suoi giochi infila la testa nel budino alla vaniglia e poi ridorme un’oretta. Mai una lacrima, un piantino o un segno di cedimento, neanche un mestolino. Non so se risentirmi per la sua voglia di liberarsi di me e giocare con gli altri mocciodotati o essere felice perché ho un bambino sereno. L’unico “problema” riportato dalle maestre è che, pur mangiando di gusto, all’ora di pranzo fa qualche capriccio. Sinceramente visto il menù che propone cuscus di pollo, verdure innaffiate con besciamella e pizza ai 3 formaggi mi metterei a piangere pure io che non ho 16 mesi.
Sono anche molto felice del fatto che Merdolo interagisca con altri bambini suoi coetanei e si faccia così degli amici; infatti, l’altro giorno è tornato a casa con un bel livido sulla guancia causato da un morso nanesco o dal un bacio di una nana semidentata, alquanto aggressiva vista l’abrasione. Di conseguenza mi è sorto un dubbio, ma i bambini li vaccinano per la rabbia?
Non solo Merdolo ma anche io, a mio modo, sono stata inserita in garderie, inserimento difficile ed illuminante, per certi versi, ma il discorso merita un post a parte. Il prossimo.