Vi ricordate cosa portavate in cartella alle elementari?
Io passavo dal pacchetto di cracker al tegolino, facevo collezione di sorpresine del Mulino Bianco, rigorosamente nella confezione a forma di scatola di fiammiferi, ma invidiavo anche chi arrivava all’intervallo con il panino al prosciutto. E il Mago G mi inquietava un po’.
Senza cadere nel tormentone del ‘Noi che…‘, è vero che ci sono alcune merende sopravvissute e altre scomparse o modificate, che hanno il potere di riportarci a un periodo lontano, fatto di campanelle, maestre e diari.
Per esempio, la mitica Kinder Brioss (io l’adoro, anche se devo mangiarne tre per trovare soddisfazione) figura ancora tra le merende di molti bambini nati dopo il 2000, così come la Fiesta opportunamente rimodernata o il Galak: sono tornate anche le Camille, la Ciambella Mr Day non è mai sparita, ma il Raider è diventato Twix.
Tegolino
Forse l’emblema stesso della merenda anni’80 firmata Mulino Bianco: al posto di Banderas all’epoca c’era uno gnomo mugnaio con (pochi) capelli rossi, perennemente innamorato della bionda e procace Clementina. Li adoravo tutti, inclusi i Bomboloni (che ho cercato ma non trovo da nessuna parte, nemmeno una foto sul sito di Mulino Bianco).
Soldino
Così come adoravo il Soldino, che si scioglieva nella cartella e ora della merenda era un impiastro cioccolatoso: ma il rito di mangiare prima il soldino di cioccolato e poi passare al morbido quadrato sotto…impagabile.
Urrà Saiwa
Non so se esistono ancora, ma prima dei Loacker c’era la Saiwa a rendere croccanti le mie merende. Che non si limitava a questo ma cercava anche di migliorare la mia cultura con i biscotti Uao Saiwa:
Yo-Yo Motta
Con lo Yo-Yo Motta avevo un rapporto di amore-odio: la consistenza spugnosa era un po’ ostica ma l’aspetto così soffice e il ripieno di cioccolato ripagava delle fatiche masticatorie. Non si poteva mangiare senza adeguato rifornimento di liquidi, che spesso era costituito da…
Billy
Non so perché, forse ci avevano fatto il lavaggio del cervello oppure il Billy aveva il monopolio dei succhi di frutta in Italia: fatto sta che non c’era gita o intervallo senza un Billy da bere.
Ciocorì e Biancorì
Mi è capitato di ritrovarlo al supermercato e di rimanere abbagliata come il coniglio davanti ai fari del tir: Ciocorì e Biancorì impazzavano negli anni ’80 e io li adoravo perchè erano golosi e croccanti insieme. E poi c’erano i due roditori, già politically correct all’epoca.
Gelati & co
Spesso la merenda era a base di gelato: nelle torride estate padane, si andava al bar dell’oratorio per trovare refrigerio e si sceglieva tra queste opzioni.
Il Cucciolone c’è ancora, ma che dire del Twister? Ogni volta che vedo un Fior di Fragola mi illumino ma il Lemonissimo e il Magic Cola che fine hanno fatto? E il Piedone, dall’inconfondibile forma ma dal gusto difficilmente riconducibile a qualcosa esistente in natura?
E vogliamo parlare del Calippo? Sì, lo si trova ancora al banco dei surgelati, ma volete mettere quando era Frizz?
Colazione
Facciamo un’incursione anche nel mondo della colazione: nel latte voi cosa mettevate?
Sprint
Se il Nesquik è sopravvissuto, io al mattino nel latte mettevo lo Sprint e soprattutto collezionavo le figurine di Creamy, quelle con lo sfondo argentato che mi mandavano in visibilio. Poi il barattolone si teneva per giocare, debitamente lavato ma sempre con quel profumo dolciastro.
Biscotti Colussi
Tortorelle Mulino Bianco
Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente sì, quindi chiedo a voi: quali merende mettevate in cartella negli anni’80?
Io a volte tentavo di cucinare con lui, il Dolce Forno!