La scorsa settimana sono andata a Brescia per lavoro. Ora, quando uno si deve già svegliare prestissimo di lunedì mattina con il pensiero di prendere un treno e stare via un tot non precisato di ore per poi tornare e avere un tot non precisato di rogne da risolvere, non è che sta proprio lì a pensare che QUEL giorno è anche il giorno in cui nel tribunale di Brescia prenderanno decisioni definitive sull’affidamento e il futuro della piccola Pia, al secolo figlia della soubrette ex gieffina Raffaella Fico e del calciatore Mario Balotelli. Poi io di gossip non ne so nulla… (ma che razza di blogger sono?)
Sta di fatto che era seduta a pochi centimetri da me e dalle mie orecchie in treno. La Fico, intendo, insieme a quello che ho presunto essere il suo manager e a quella che, ho poi scoperto dai giornali essere il suo avvocato. Per il resto un simpatico gruppo di ragazzi tedeschi in InterRail tutt’intorno a noi, completi di quei bei sandali bucati con calzino bianco e zaino da campeggio. Ovviamente non parlanti italiano. Probabilmente presumendo che anch’io facessi parte dell’allegro gruppo (no dico, una che è in tailleur e giacchina superfigadipelle può sembrarti una tedesca in InterRail?), Raffaella si è sentita libera di raccontare ai suoi due compagni di viaggio dettagli della sua situazione, leggendo ad alta voce messaggi scambiati su Whatsapp proprio con il buon Mario nazionale.
Una blogger ganza, di quelle che proprio mirano alla scalata sociale sul web a colpi di scoop avrebbe tirato fuori l’iPad, registrato la conversazione e messo su uno scoop che ciao, ancora prima che la Fico arrivasse in tribunale. Invece no, io sono rimasta lì, mezza inebetita ad ascoltare, tra l’incredulo e l’affascinato, quella che di per sé poteva essere una triste vicenda di una coppia che mal si lascia e purtroppo c’è di mezzo una bimba, succede a tanti, tutti i giorni, è che di solito non ce lo spiattellano su qualsiasi mezzo di comunicazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per un anno. E dunque no, non vi racconterò cosa si scrivono la Fico e Balotelli su whatsapp, anche perché adesso è tempo di albicocche e ciliegie e non voglio che mi vengano portate arance in carcere, insomma, non ci tengo alla denuncia ragazzi.
Vi basti, però, sapere che vivere questo episodio, ha scatenato nella mia mente contorta una serie di considerazioni a metà tra il delirio e il metafisico, alcune serie, altre molto meno. Chi se ne impipola può anche smettere di leggere, ma questo è il mio editoriale del lunedì, ergo il mio spazio per svestire un attimo i panni di serissima “direttrice” di questo magazine e vestire quelli della blogger cazzara che ogni blogger (vera), in fondo, sogna di essere.
- La Fico ha un fisico pazzesco, sano e pazzesco. Uno di quelli che ti verrebbe voglia di guardarti allo specchio e insultarti, farti una sciarpa con i rotoli di ciccina dell’addome e, infine, per disperazione, ordinare un Mc Royal Cheese Deluxe Menù Medio, con birra, così gonfia meglio.
- Cosa spinge un VIP a parlare con tanta scioltezza della propria vita privata sul treno Frecciabianca delle 9.35 diretto a Venezia? A prescindere dai tedeschini in InterRail e dal fatto che io possa essere stata scambiata per una di loro (scusate ma questo punto non riesco proprio a superarlo), cosa ti può far pensare che magari nel sedile dietro, invece, non ci fosse un Davide Di Maggio, pronto davvero a registrarti e sbatterti tempo 2 su mezza blogosfera italiana? Forse, come ha azzardato qualche mio contatto Facebook interpellato durante il viaggio, in realtà voleva farsi sentire. E dunque io sono una cretina perché sto perdendo lo scoop.
- Come ci si veste per andare in tribunale? Questo è un problema di dress code che non credo sia mai stato affrontato in nessun fashion blog. Suggerisco alla Ferragni un outfit a tema (senza raggiungere i livelli di trash di quella blogger che postò l’outfit da funerale), perché, ecco, io scrivo e di outfit non mi occupo, ma credo che farebbe traffico, quindi pensateci. La Fico comunque aveva un jeans normalissimo e una t-shirt bianca con giacchina.
- Ultima considerazione, ma non per importanza. Com’è che lei non ha ancora aperto un fashion blog? Ecco, questo me l’aspetto, e se succede davvero sono la regina degli scoop.
Buona settimana a tutti!