Metti un finocchio a pranzo..

Quando qualcuno che difendevi fino a poco tempo fa diventa indifendibile, quando l’ennesima frase di troppo ti fa cadere le braccia, quando quella frase poi nel contesto italiano assume un significato ancor maggiore..ecco che non posso fare a meno di aderire a questa iniziativa partita da Gaia e da madama bavareisa:

La frase in questione su cui tanto si è dibattuto è: “meglio essere appassionati di belle ragazze che gay.” Non poteva passare inosservata in un paese come il nostro, dove l’articolo 21 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea viene spesso dimenticato.

Proprio il nostro Paese che all’articolo 3 dei principi fondamentali della Costituzione così recita:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Sembra che ci siamo tutti scordati di questo principio fondamentale, di tutti gli ideali che hanno accompagnato la nascita della nostra Repubblica.

Lui, non doveva permettersi di pronunciare con tanta leggerezza quelle parole.Nella sua posizione non ci si può permettere leggerezze del genere. Ogni giorno assistiamo a racconti di violenze contro chi è “diverso”, chi è più debole. Le discriminazioni nel nostro Paese sono all’ordine del giorno. Donne discriminate, stranieri emarginati, omosessuali che vanno bene solo se se ci stanno lontano e non fanno parte della nostra famiglia.

Ma del resto è da quando si va all’asilo che inizia la discriminazione: oh tu hai la cartella firmata e allora puoi giocare con me. E alle medie: oh tu hai le hogan e allora puoi uscire con noi. E alle superiori: oh tu fumi, tu bevi, tu fai la figa e allora puoi uscire con noi. E all’università tutto ciò si avverte ancora di più. Se poi siete omosessuali tutto ciò è amplificato all’ennesima potenza. Tutti noi abbiamo un amico/a che è omosessuale ma non lo dice per paura, per vergogna o perché non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso.

E allora non basta criticare quello che fa e dice BI, il primo passo lo dobbiamo fare noi, deve partire da noi la rivoluzione. Dobbiamo cercare informazioni, notizie da canali alternativi, e fare.

Perchè “è meglio provare e non riuscire che non riuscire a provare.”(questa l’ho rubata al film LionsforLamb..guardatelo..è davvero istruttivo per noi giovani..e anche per quelli che ormai non lo son più tanto e si son accomodati sulle loro poltrone)!

Ah ecco scordavo la ricettuzza..un comfort food perfetto per queste giornate di pioggia, una vellutata veloce, piena di vitamine..e col finocchio of course!

Vellutata di finocchio

2 cuori di finocchio

2 patate piccole o 1 grande

brodo vegetale o acqua

1/2 cipolla

sale e pepe q.b.

semi di finocchio biologici

peperoncino a piacere

olio evo

Pulire il finocchio e tagliarlo a pezzetti. Sbucciare la patata e tagliarla a cubotti. Porre in una casseruola la cipolla tagliata finemente, farla appassire e aggiungere la patata e il finocchio e 2 bicchieri di acqua. Portare ad ebollizione e continuare la cottura per circa 20 minuti o finchè le verdure saranno molto tenere. Prendere uno schiacciapatate e schiacciare le verdure bene. O in alternativa far raffreddare un po e dare una passata di mixer.Io la schiaccio solo perchè preferisco rimanga abbastanza grumosa ma se la passate al mixer viene più chiccosa.

Impiattare e servirla con poco pepe nero e semi di finocchio e un filo d’olio evo a crudo.

Potrete farla consistente tipo cremina oppure lasciarla abbastanza liquida come una vellutata.

Se vi piace potete aggiungere della curcuma o del peperoncino.

I semi di finocchio oltre ad aiutare la digestione rinfrescano il palato e spezzano bene con la vellutata calda.