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Mezzo metro di neve non è uguale per tutti

Creato il 06 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Allarmi di ogni genere perché nevica e bisogna dare la colpa a qualche politico, visto che dei santi privati non si può neanche parlare. Anche la neve è cultura, viene vissuta da taluni politicamente come fenomeno per il quale accusare gli uni o gli altri e da tali altri come un dramma interiore. C'è anche chi se la gode, tuttavia l'istintiva reazione al cospetto del reperto fenomenologico chiamato "nevicata" è ormai radicata in un substrato di annose reazioni sedimentate e consolidate, che rendono quindi possibile la scelta di strumentalizzare situazioni ampiamente previste e rese note dall'Arpa Lombardia da almeno due giorni. Il livello dei 30 centimetri previsti è superato e si arriva a 50. Dei danni veri e propri si farà indiscutibilmente la conta nei tribunali popolari. Nel frattempo occorre fare un minimo di raccolta differenziata e quintali di allarmi inesistenti finiscono nel cestino della metafisica politica. In alcune case popolari risultano stacchi provvisori di corrente, acqua che non arriva in casa, congelata nelle tubature. C'è chi chiama il numero del pronto intervento dell'Aem che non risponde più: la neve e il gelo non sono uguali per tutti, come sempre, come al solito. La Bibbia dice "piove sui giusti e sugli ingiusti", il ghiaccio e la neve sono più severi. Di nuovo, chi ha di meno subisce e continua a subire e ancora una volta si accorge che l'amministrazione considera soprattutto obiettivi generali, con interventi anche specifici ma non è legittimata a cambiare il "disordine costituito", che certuni chiamano "ordine sociale". C'è chi perde anche contro la neve, chi sta al gelo e chi al caldo.

La Prefettura ha sensibilizzato gli enti locali a chiudere le scuole, tutte, di ogni ordine e grado fino a tutto domani "attesa l'intensità dell'evento, considerato che le previsioni meteo prevedono che i fenomeni meteo avversi possano perdurare per tutta la giornata di oggi, fino eventualmente alla mattinata di domani 7 febbraio".

La neve ha tenuto svegli Comune e Aem tutta notte: fanno cinquanta centimetri. E' un livello straordinario. Il sindaco Galimberti ha consigliato di "rimanere a casa e di uscire solo se strettamente necessario".

A mezzanotte c'è stata una riunione fra Comune e Aem, che gestisce il piano antineve.

Stamattina, dopo una riunione in Prefettura, ecco una riunione di giunta con il segretario generale del Comune Criscuolo, il dirigente Pagliarini e il comandante dei vigili Sforza. Dalla notte Comune e Aem hanno messo in azione tutti i mezzi disponibili: le 50 lame spartineve e altri mezzi per sgomberare il manto bianco, di considerevole bellezza ma ahimé ostico per chi ottempera spostandosi con veicoli che sul fondo ghiacciato ovvero nevoso scivolano. Gran lavoro della macchina municipale: all'opera gli uomini delle Serre comunali per la messa in sicurezza delle piante e 17 squadre per la pulizia dei marciapiedi. E' stato allertato anche l'Esercito e il call center della Protezione Civile è attivo dalle 5.30 di questa mattina al numero 0372 453024. "Il Comune di Cremona e Aem - ci spiega un comunicato - stanno lavorando per limitare al massimo i disagi, per risolvere i problemi verificatisi in alcune zone della città sulla rete elettrica e idrica, per mettere in sicurezza i punti critici. Vigili urbani mobilitati in diverse zone della città per gestire la viabilità".

Inutile sperare di andare al mercato domani perché è stato sospeso: i più previdenti hanno fatto la spesa prima, chi non ha potuto è a disagio. Cimitero chiusi a Cremona, Cavatigozzi, San Savino e Gerre Borghi: non per questo si diventa eterni, i soliti megalomani saranno smentiti dall'aspra realtà. Fiocca la neve fiocca e al museo archeologico non ci si può andare, non si fa di conto non solo a suola: porte chiuse per chi vuole andare a tutti i costi alla mostra "La matematica tra le mani" a Santa Maria della Pietà, non si fa neanche la conferenza di Luigi Galasso "Il sugo e il diritto. Alla Tavola di Trimalchione", che viene rimandata al 27 febbraio alle 17. Niente museo di Storia naturale appunto perché la natura si diverte a nevicare: si può entrare nel museo ma attraverso la Pinacoteca così magari si guardano dei quadri che meritano.

Inutile illudersi di viaggiare con i bus: tutto fermo, sospeso, non si fa, sarebbe troppo pericolo. E la raccolta dei rifiuti aspetta. Sotto la neve, rifiuti.

E' una nevicata culturale, la straordinarietà esiste eccome, però le strade venivano pulite già stamattina verso le 9-9.30. Niente luce a Malagnino, nemmeno a Castelvisconti, in via Bonomelli si è rimasti ripetutamente al buio. A Gussola i bergamini non avevano la luce per mungere le vacche.

La macchina amministrativa corre alla massima velocità e alcuni pensano che solo il meteo mobilita. E' pure vero che i cambiamenti climatici dipendono anche da scelte politiche e comportamenti privatissimi e intoccabilissimi.


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