Bottega Veneta :
Per Bottega Veneta, l’uomo il prossimo inverno dovrà essere impeccabile. Elegante in ogni occasione, con tagli stampati addosso. Immancabile, l’inserto in pelle per Bottega Venta, che spazia dalla classica borsa, al pantalone. Colori forti di questa collezione sono il nero e il verde, e capo invece must anche qui, il cappotto lungo.
Iceberg :
Anche Iceberg, segue l’onda del giovane Dandy carico di impegni, che vuole risultare sempre perfetto. Il pantalone elegante, abbinato a felpe, grandi maglioni (che funzionano da giubbotti). Ritroviamo il tartan, in diverse varianti, rosso nero, blu grigio; la pelle e i capotti al ginocchio.
John Richmond :
L’uomo di Richmond, è un rude boy metropolitano. Con la sua collezione, vuole donare all’uomo quella sicurezza e virilità che pochi riescono a conferire all’abito. Tagli decisi e molto maschili, felpe oversize, pelle e nero la fanno da maggiore.
Salvatore Ferragamo :
Per l’uomo, Massimo Giornetti di Ferragamo, decide di continuare a seguire in modo trascendentale la linea già percorsa anni a dietro, sempre ispirandosi ad un uomo di un certo tipo, dove l’eleganza deve farla da maggiore. Il tema a righe, sui cappotti, spezza la “semplicità” dello stesso. Possiamo dire che si può nettamente palpare un’eleganza d’altri tempi! Anche se, mi ricorda molto Prada di questa stagione.
Vivienne Westwood :
L’uomo di Vivienne, è sempre un uomo fuori gli schemi. Che osa, che decide di vivere la giornata. I modelli, che sembravano delle “statue” di cera per i loro capelli completamente gelatinati, hanno portato in passerella, abiti che si discostano parecchio gli uni dagli altri, da completi eleganti, degni del migliore avvocato New Yorkese, ad abiti da puro street-style. Come sempre, ogni capo, ha lo spirito rock impresso al suo interno.
Missoni :
Missoni, come sempre punta al suo zig zagging per la nuova collezione maschile. Larghi maglioni la fanno da padrone rispetto a cappotti e giubbotti, come dei grandissimi scialli buttati sulle spalle, tipo mantelle. L’etno chic di Missoni, nell’insieme non mi fa impazzire, ma preso singolarmente ogni pezzo mi piace davvero tanto.
Prada :
Miuccia ci catapulta in un mondo retrò, una collezione che ricorda in chiave più fashion, gli anni 40, e non so perché, ma hanno anche una nota malinconica nel loro interno. Colorazioni calde e singolari, abbinate all’eleganza d’altri tempi padroneggiano in passerella, assieme a qualche anticipazione femminile. Anche quest’anno, Prada, tiene alto il Made In Italy.
Moncler :
Quest’anno, Moncler, vuole esagerare. Dopo il suo ingresso col botto a Piazza Affari, ha voluto esagerare per la nuova collezione. Un totale “pugno nell’occhio” , le fantasie jacquard di colorazioni abbondantemente accesi, risultano particolarmente difficili da utilizzare proprio per il grosso impatto che hanno. Nel complesso, se presi singolarmente, tutto è utilizzabile, ma con grande cura e accuratezza per non essere troppo pacchiani.
Philipp Plein :
Per Philipp Plein, l’uomo deve essere un po’ particolare, molto texano. Come per Versace, lo stile West è padrone in passerella, però, in chiave meno retrò. Infatti, tantissimi sono gli accenni che smorzano il look che potrebbe sembrare esageratamente da pistolero. Alcuni dettagli mi piacciono un sacco, come i giubbini matelassé e le giacche.