Magazine Architettura e Design
Dopo il post di qualche giorno fa dove “elogiavo” solamente alcune delle passerelle che realmente mi sono piaciute, eccovi la mia lista di passerelle OUT.Sono pochi, anche perché non amo mettere dei paletti rispetto alla moda o altro, ma questi brand hanno proprio, ESAGERATO.
Ho bocciato Missoni perché non si è rinnovata. Una collezione sempre troppo simile alle precedenti. Ci vorrebbe una boccata di aria fresca con un giusto pizzico innovazione. Ci sono milioni di modi per valorizzare il più noto zig zag a colori del mondo della moda e invece troviamo sempre le solite camicie, tee o sciarpine. Ok il detto “mai abbandonare la strada vecchia per la nuova”, ma “osare” ogni tanto, non fa male!
Ho bocciato Vivienne Westwood perché l’uomo che ha delineato è veramente al limite tra clochard e gigolò di basso livello. Un uomo con una lunga tunica ricamata senza mutande, mini slip (penso perizoma), ciabattoni, zoccoli maschili, sorte di pigiami, e brutte texture; questo è il mix che, purtroppo, quest’anno merita la bocciatura. Ok essere trasgressivi Vivienne, ma qui siamo proprio arrivati al fondo del barile.
Ho bocciato Gucci perché questo stile che sta dando al brand il nuovo direttore creativo Alessandro de Michele, non mi piace per niente. Purtroppo è vero che quando cambia il direttore creativo di ogni azienda, questa ne avrà sempre un completo restyling, ma mi sembra che qui vi sia stato un sezionamento nella sua totalità di ciò che Frida Giannini aveva costruito. La sua prima collezione, vista la novità e il fatto che avesse avuto poco tempo per realizzarla mi aveva “convinto”, i tagli non erano completamente “femminili” anche se abbastanza asessuati, ma ora, ho trovato una collezione che ha le parvenze di una sfilata solamente al femminile dove, a sfilare c'erano modelli maschi. Un uomo che indossa camicette di seta e pizzo, delle ballerine con legare alla schiava, pantaloni a zampa di elefante (ok erano di moda nei ’70 ma ora basta) e soprattutto, le mise da casalinghe disperate, non è il massimo.
Posso spezzare una lancia in suo favore, ovvero delle bellissime collezioni resort da donna che ha fatto sfilare a NY qualche settimana fa, e qualche accessorio e capo utilizzabile, ma questa “fase di crescita” a me, fa temere, solamente, un appassimento nella sua totalità.
E pensare che Gucci era un cardine del vero uomo.