Guglielmo Maccione per Il Malpaese
Le recenti, gravi gaffe sui problemi del lavoro e, particolarmente, sulla disoccupazione giovanile (posto fisso o meno), prima di Monti eppoi delle sue due Ministre, hanno giustamente scatenato l’ironia e la critica della rete. Se la sono andati a cercare e quindi ben gli sta.
Sarebbe bene, infatti, che sia Monti che i componenti del suo Esecutivo Tecnico, riassumessero rapidamente quello stile comportamentale dei primissimi giorni che tanto li aveva fatti apprezzare dalla popolazione all’inizio del loro incarico. Insomma, che di qui in avanti tornino a presentarsi più sobri di fronte al grande pubblico, specie davanti alle telecamere dei salotti televisi e dei telegiornali, senza scadere in quel protagonismo sciatto di cui sono stati penosi maestri i loro squallidi predecessori politici
Inesperienza e reazioni a parte, quindi, quello che tuttavia a me è sembrato fuori posto nel comportamento dei mass-media è la caccia alle streghe alla quale tutti, senza distinzione alcuna, hanno dato corso in questi giorni.
Li stanno letteralmente massacrando, senza rispetto, andando a scovare tutto il possibile, ed anche di più, all’interno delle loro famiglie: quanti figli hanno, chi sono, di cosa si occupano e soprattutto quale lavoro e/o professione che svolgono.
E lo stanno sciorinano in prima pagina sui giornali come se fosse un delitto, quindi, un reato avere un figlio e/o una figlia “occupato”.
Francamente, questo a me non piace e non lo trovo nemmeno giustificato dal fatto che siamo in piena crisi economica. Per tale ragione da ciò mi dissocio in maniera ferma e netta.
Qualcuno sostiene genericamente che ci si ritrova di fronte alla solita, vecchia questione: la nostra dirigenza politica predica bene e razzola male. Ma questo, a mio giudizio, è profondamente ingiusto e strumentale.
Infatti, mi chiedo: per essere credibili i nostri governanti cosa dovrebbero fare, andare a chiedere l’elemosina davanti alle chiese, indossare abiti stracciati, mangiare un piatto caldo alla Caritas e magari vivere in baracche ?
Suvvia, non commettiamo errori del genere. I sacrifici che siamo chiamati a sopportare per uscire fuori dalla crisi di cui gran parte della responsabilità è adducibile a Mafiolo ed alla sua Cricca, sono tanti, tosti, persino iniqui. Ma questi non debbono condizionarci al punto da impedirci di continuare a riflettere e comportarci da persone intelligenti e ragionevoli, quali sicuramente, in larga parte, siamo. Eppoi, ricordiamoci del… Puzzone. Di quello con quale sino a due mesi fa avevamo a che fare.