Mi faccio un giro sullo Shuttle

Il nome dell'operazione è Face in Space: in pochi minuti si prenota un posto sulla missione spaziale STS-133, in partenza il prossimo 16 settembre.
Una missione breve, appena 8 giorni, ma è sempre meglio dell'alternativa: traffico in tangenziale, fegato in crisi sul lavoro, notiziari allucinanti come compagni di viaggio.
Al posto di tutto questo, un bel lancio, con uno scopo semplice semplice: trasportare un nuovo modulo da agganciare alla stazione orbitante internazionale e alcune parti di ricambio.
Se avete già fissato impegni per il 16 settembre, c'è sempre la missione successiva, la STS-134, in partenza a novembre, con una durata di 10 giorni.
Suggerisco comunque la prima missione, la "crew" ha una presenza femminile, garanzia di stabilità psicologica del gruppo: niente parolacce, nessuno scherzo da camerata militare. E, giusto per riportare tutti i luoghi comuni sul tema donna, forse ci scappa anche qualche pasto un po' più decente, a patto di accettare delle vezzose tendine agli oblò.
Come partecipare? Semplice: si va sul sito Faceinspace.nasa.gov, si seguono le istruzioni ed è fatta. A un certo punto il sito chiederà una vostra foto, preparatene una di vostro gradimento.
Già, perché in realtà nello spazio ci va la vostra foto, non voi personalmente. Ed è per questa ragione che ho iscritto me stesso.
Si fosse trattato di partecipare di persona, avrei iscritto: una selezione dei compagni occasionali di viaggio in tangenziale, qualcuno con cui divido la giornata lavorativa, un terzo di chi ci governa. Tutta gente che manderei volentieri in un qualunque posto lontano, spazio compreso.
Buona domenica.