Ultimo libro del nostro ammirato, amichevole, esagerato Andrea Pinketts. Oramai divenuto anche uomo televisivo (o meglio tornato ad esserlo) grazie alla squadra di Mistero, non ha perso il suo charme e la sua attitudine più sincera e reale.
Questo libro lo dimostra in tutto e per tutto: dal tema tanto caro ad Andrea (il bar), agli incontri che questo gli ha permesso e gli permette di fare (di ogni genere e nazionalità), del suo lavoro di scrittore e giornalista coadiuvato dai suoni e dai colori vissuti (ogni bar hai il suo perché, il mood, la sua specifica consistenza sulla bilancia pinkettsiana) fino ad arrivare al protagonista, latente, ma forse principale: l’alcol e il bere.
Pinketts non perde la sua veridicità e veracità e “Mi piace il bar” lo dimostra con il suo percorso ammezzato, scazonte, spesso quasi irriconoscibile e troppo mobile, in cui il lettore sembra trovarsi in una specie di labirinto da risolvere in stato di ebrezza.
Diario “alcolico”, mondano, esistenzialista dell’ambiente milanese e non, ci permette di entrare in intimità con il suo autore, così vicino e così lontano, così persona e personaggio al tempo stesso.
Tutti gli appassionati di Pinketts si ritroveranno – tra queste pagine incoscienti e sagge al tempo stesso – a incontrare un percorso tracciato anni fa, dal primo libro pubblicato e che nel corso della vita (autoriale e non) è diventato sempre più esagerato, funambolico ed eccessivo.
Non-fiction che però ne contiene immensamente. Difficile per il neofita e per il vegliardo lettore del Genio Pinketts eppure godibile.
“Questo succede quando si è una leggenda”
MI PIACE IL BAR
Autore: Andrea G. Pinketts
Barbera Editore- pp.gg. 96- euro 13,90 – 2013
Buona scelta
IBD
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