Magazine Pari Opportunità

Mi sento bella

Da Luz
Mi sento bella
Ieri guardavo il telegiornale e ascoltavo le parole di Napolitano. All'improvviso ho pensato che ancora adesso, quando qualcuno mi rimprovera o mi fa notare delle manchevolezze, anche se con affetto, a me capita sovente di arrossire.Arrossire!Che bella cosa! Il segno del pudore, del confine tra lecito e illecito, tra serietà e superficialità.Forse non potrei entrare in politica perché bisogna essere agguerriti e non mammolette, ma io certo non somiglio a una viola, so battermi, eppure, di fronte a uno sbaglio mi mortifico e il mio viso è lo specchio di ciò che mi passa nell'animo. L'uomo corpulento, dal volto di plastica, dai capelli dipinti, dall'espressione tronfia, che occupa un posto che non merita, non solo non arrosisce, ma mette in piazza i suoi gusti sessuali, come le scimmie al bioparco che (loro giustamente) si masturbano davanti al pubblico pagante (in questo caso noi italiani), anche lui è come se girasse genitali al vento. Questo non lo tollero, non per moralità ma come donna. Non consento a nessuno di fare "carne di porco" del nostro sesso. Sono indignata e schifata.Mi sono iscritta all'UDI, torno a far politica tra e con le donne. Duello all'ultimo sangue.Possiedo la freschezza del mio cuore e del mio sangue, mi basta.

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