Pensavo che tutti coloro che parlano con me (grillini, ex berluschini e quelli che avrebbero votato Civati ma non ci sono andati, quelli del, quando Bersani perse, "se ci fosse stato Renzi...", per i quali ora che c'è non va bene... Del resto le vegane col cane a cui puntano loro li prendono per molli se dicono di votare PD. Quello che vota PD non può darlo bene, è teorema...) mi guardano e mi dicono, in merito a Renzi e al PD: "Beh, questi non saranno mica di sinistra?! Che ne pensi di Renzi?" (sorrisino da "uomo di sinistra come sei dovresti essere irritato da questa degenerazione del tuo PD...") Questo post vuole essere la risposta definitiva a queste futilità.
Queste persone pensano di ferire la mia sensibilità politica con queste inutili provocazioni. La sinistra che ho in mente io (cioè niente comunisti [specie se figli di papà], niente arcobalenini spruzzanti lubrificante, niente problematiche contro i preti, niente battaglie appassionate contro lo Stato, niente difese della Palestina a caso, niente commoventi storie di migranti perché lo eravamo anche noi, niente animali, niente abbracci agli alberi) non è probabilmente mai esistita né mai esisterà. Qualcuno cioè che rappresenti il lavoratore in modo serio e competente senza diventare una macchietta alla Peppone. Uno stato di diritto ma anche di DOVERE. Un mondo dove le persone dei ceti più bassi vengano riconosciute come esistenti e tutelate da logiche sotterranee oramai consolidate ("Fattura?" "Sì, grazie" "Allora sono cento in più"), dai soprusi, dalle difficoltà economiche. Un mondo dove chi ha paga e chi evade perde ciò che ha. Un mondo dove esistano sufficienti risorse e competenze per dare assistenza sociale, pensioni, cultura, dove si cementifichino ulteriormente diritti ormai fragili (ferie, permessi, mutua, numero di ore di lavoro, riconoscimento dello straordinario, sciopero, norme di sicurezza, contratti equi, garanzia del posto di lavoro), un mondo scevro da ogni logica esclusivamente capitalistica ma che prenda coscienza del capitalismo come di un dato oramai di fatto, come condizione necessaria per l'esistenza della democrazia.
Avrete, io credo, notato una punta di eccesso in alcune righe precedenti. Ebbene sto proponendo una "sinistra destrizzata"? Troppa decisione? Troppa fermezza? Troppo ordine? Allora forse ci siamo capiti male, tutti male. Forse NON sono un uomo di sinistra. Esticazzi? Guardate che non ho più vent'anni... E allora posso votare PD senza complessi, non trovate? Del resto se oggigiorno la sinistra è rappresentata dallo squadrismo grillino io sono orgogliosamente NON di sinistra.
Quanta crema depilatoria è più corretto utilizzare per non sembrare un Hobbit? Votiamolo online! Siamo trentamila, ma questa è la volontà del popolo italiano.
Ho scoperto di essere intollerante. Forse voi lo sapevate già. Ma sì, lo sapevo pure io. Intollerante da morire. Ho rinunciato ad un partito che rappresenti esattamente le mie istanze più profonde, perché irrealizzabili senza un rinnovamento culturale. Mi dovrò accontentare di contrastare cosa decisamente NON voglio.
In particolare auspico una cancellazione totale di tutte le istanze frammentarie che dilaniano il nostro Paese. Le "minoranze". Per rappresentare le istanze di coloro che odiano gli elefanti rosa saranno sufficienti piccole associazioni locali e nazionali fuori dal Parlamento. Richiederei all'elettore di scegliere: A oppure B. Fai tu. Se vuoi puoi anche stare a casa, ma poi te ne stai da chi esce vincitore in ogni caso. E magari la volta dopo ci pensi. Nel nostro Paese esisterebbero comunque falangi di diverso orientamento all'interno sia di A che di B, assicurando la varietà politica necessaria. Ma se vuoi fare politica devi scegliere: o A o B. Fuori tutti i movimenti antiparlamentaristi, di tutti i generi, colorati e non. Richiederei in particolare un controllo estensivo sulla Rete (va oramai di moda scriverla con l'iniziale maiuscola) che consenta la libertà di espressione (quindi anche il circolare di informazioni scomode), ma non consenta più, perché sono comodamente seduto a casa, di esprimere le istanze più basse della mia natura ("troia", "puttana", "la stupro io", "Augias servo del potere"). Con un opportuno controllo nemmeno questo post, forse, sarebbe scrivibile. Ma siamo in tempi in cui il popolo è bene che si esprima. Lo faccio anche io.
Coloro che per stuzzicarmi mi chiedono "Ma cosa ne pensi di Renzi nel tuo PD?", con tanto di "Ma tu non eri il proletario? Sei solo un servo. E il PD è peggio del PDL" (con quell'eco, in alcuni casi, di un "Io ho votato Berlusconi e ho sbagliato, ma il PD proprio no, piuttosto Grillo!") mi fanno salire la voglia di piantarla una volta per tutte con questa storia della sinistra. Guardate, non ne posso più. E' in atto una mutazione in drago sputafuoco. Chi mi conosce SA che cosa significa.
L'espressione "sinistra destrizzata" inizia a piacermi. Dove quel "destrizzata" denota semplicemente quella fermezza e quella necessità di senso dello Stato che stiamo dimenticando per strada nel fare le cose e, soprattutto, la mia preoccupante tendenza ad essere intollerante. Ma proprio qui arriva il punto: SAREBBE SBAGLIATO se un uomo come me portasse le sue idee in Parlamento. Io non sono NESSUNO. Non è che solo perché posso scrivere in Rete allora posso scrivere quel che mi pare. La Rete non è espressione di libertà, consente solo all'uomo comune di sentirsi importante e di sperare che le sue opinioni possano essere condivise da altri.
Ed ecco perché Tommi ha ragione: io tutto volevo tranne che sentirmi dire "Legge elettorale comunista, non ci ha consultato!" Che la faccia B., che è così bravo in tutto. Se vince io non so cosa farci. Ma non sarà stato un PD "poco giovane", "legato a valori morti", "di sinistra", a perdere o a regalargli la vittoria. Sarà stata una destrina indecisa a perdere e saranno stati milioni di capre a votarlo, non io. Che ci posso fare io? Facciamola con lui la legge elettorale e vinca chi vinca. Ma di nuovo sentirmi dare del PM comunista NO.
Quindi Renzi non è il nuovo B. E' un uomo di sinistra? No. Realizzerà il mondo che ho in mente io? No. E' un uomo che esprimerà le esigenze della mia classe sociale? No. Ma non è un nuovo B. Inoltre se dovessi tentare di rispondere alle stesse domande con il grillismo sarebbero sempre tre no. E visto che a me piace servire, probabilmente voterò PD, DI NUOVO. Senza orgoglio, beninteso.
Il vostro servo della Kasta