Mi sento importante.

La Purulla doveva pur ammalarsi, prima o poi. Doveva? Anche no, ma vedo molti bimbi intorno a me sempre malaticci, quindi non mi lamento di certo.
Fatto sta che stanotte, a vederla lì nel lettone, dimenarsi per la febbre e -immagino- il mal di testa, mi si è stretto il cuore. Poi l'ho abbracciata forte, lei mi ha stretto ancor più forte, e io mi sono sentita Messner in cima all'Eterest, altissima purissima levissima nonostante i miei sessantaepiù chili.
Come quando aveva poco più di un mese, e di umano aveva ancora poco, perché è inutile, i bimbi appena nati sono bestioline che assomigliano poco all'essere umano, probabilmente perché ancora non sorridono. Dicevo, a poco più di un mese, quando le giornatenottate erano un tuttuno di tettalattecaccapannolinomettisutiragiùMACHICAZZOCEL'HAFATTOFARE, lei una sera aveva mal di pancia e guardò me e IlMioAmore chiedendoci aiuto.
Lì mi sono sentita importante.
Come stanotte, quando ha capito che non potevo fare nulla se non esserci, e questo le è bastato.