Mi sono addormentata alle cinque, mi sono svegliata all’una mentre i miei giravano la chiave nella serratura della porta di casa e ho dovuto far finta di essere stata in piedi già da un po’.
Non riesco a finir di vedere Caro diario: sono deconcentrata.
Il figliolo di quelli del piano di sopra ha vociato per un’ora contro sua madre e ho sperato che finalmente si sarebbe sparso del sangue, per poter testimoniare “Me l’aspettavo: litigavano sempre”, quando invece, in caso di spargimenti di sangue, i vicini dicono sempre “Era una persona tranquillissima… Riservata ma tranquillissima”. E sappiamo che quando uno è riservato ma tranquillo può succedere qualunque cosa, perché le acque chete rovinano i ponti. Infatti sono sempre stata definita un’acquacheta, come Lucia.
Adesso mi doccio, mi vesto male, mi trucco (anch’io sembro sempre un troione, con i trucchi proposti da quei tutorial, cara ChiaraLed) ed esco a digiuno, perché non ho mangiato un cavolo. Però, quando mi verrà chiesto, dirò “Sì, qualcosa ho mangiato”.
Vado fuori per prendere aria, per la mia apparizione settimanale, come una specie di fantasma.
Ho sonno.
Magari mi addormento da qualche parte.
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