Mi sunt terùn

CLICK --> Roma manda 300.000 euro di finanziamento in Lombardia per insegnare il milanese a studenti stranieri
«Ai ragazzini di altri Paesi, e ai loro compagni italiani, sarà spiegato in quale periodo storico Milano si è guadagnata il nome di capitale morale d’Italia. Impareranno che la nebbia, sempre più rara in città, veniva chiamata scighera e che Manzoni in casa parlava milanées»

Ieri, primo giorno di scuola da me: materiale di pulizia razionato, carta igienica da dare a strappi (2 per la pipì, 4 per cose più impegnative e non ne date di più che la prossima fornitura è tra un mese), niente più sapone liquido per le mani nei bagni (fatelo portare dai ragazzi), nessuna possibilità di avere supplenti da subito (abbinate le classi) niente più fondi per l'acquisto di carta per fotocopie ( coi colleghi ci stiamo litigando le circolari dello scorso anno, quelle con una facciata vuota e quindi riutilizzabili) e via così.
Carissima Roma-cogliona, senza soldi per le cose importanti ma pronta a cacciare denari per le stronzate, se mi impegnassi anche io ad insegnare al cinesino che abbiamo in seconda non tanto  che un tempo Napoli era capitale materiale e morale del Sud o che a Salerno è nata la prima Università, quella Schola Salernitana vanto nostro fin dal Medioevo, ma piuttosto in quale periodo storico Avellino si è guadagnata il nome di città più politicamente ammanigliata d'Italia ( l'epoca De Mita-Mancino-Gargani-De Vito) eppure questi favoritismi sfacciati non li abbiamo avuti, se gli insegnassi che, a causa della pioggia oggi molto meno frequente, un tempo la mia città era definita 'pisciaturo d'Italia' e che Francesco de Sanctis e Guido Dorso, per quanto uomini di cultura, quando si incazzavano bestemmiavano certamente in avellinese come me. Se faccio tutto questo, cara Roma-cogliona, me li mandi pure a me 300.000 euro?