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Mi tocca la pensione d’oro

Creato il 20 settembre 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Mi tocca la pensione d’oroLa notizia rimbalza via etere ed è un’occasione per riaprire le “ferite”  provocate dalla casta, per non farsi troppo male meglio sintonizzarsi su Gday che ha il pregio di essere uno spazio informativo scanzonato.

Mi tocca la pensione d’oro
Dopo 5 anni di onorata carriera parlamentare (1987-1992) e una sola legislatura, l’ex onorevole Ilona Staller, che compie 60 anni il 26 novembre, dal mese successivo percepirà il vitalizio previsto dalla legge. Circa 3 mila euro lordi.  ”In attesa che vada nuda alla posta a ritirarla” (ha detto Geppy) le neopensionata ha dichiarato: ”Ho lavorato duro, il mio non è stato il bunga bunga di un giorno, ma una campagna elettorale intelligente e faticosa. Giravamo per le piazze io, Moana e Ramba, ho perso molti chili per la fatica. E alla fine ho preso 20 mila preferenze, seconda solo a Pannella. Gli italiani mi hanno voluta”.

Dopo il lungo braccio di ferro sul tema pensionistico nella manovra anti-crisi, Senatùr e compagni paiono averla spuntata. Questione chiusa? Così pare. Eppure l’argomento pensioni continua a scaldare gli animi. E questa volta ci pensa Cicciolina e non solo.  Analogo assegno lo prendono già altri parlamentari “lampo” come Gino Paoli, Pasquale Squitieri, e  persino Toni Negri.

Nulla da obiettare sulla serietà dell’impegno preso all’epoca da Cicciolina, solo un tantino di preoccupazione da parte di Geppy:” Come vivrà questo passaggio, dalle autoreggenti alla dentiera”? - ”Ilona non è stata l’unica a far convivere il sesso con la politica , in tempo di crisi non si combatte, ma si batte e questo come donna non mi fa onore.  Fu una vera trasgressione, ma oggi con le stesse arti farebbe il ministro”.

Dopotutto, di lei si ricordano le battaglie per i parchi dell’amore e affetto e intimità per i detenuti, insegnamento del sesso nelle scuole, tasse ecologiche sulle auto, no alle pellicce. Quindi ora quei soldi, a detta sua, se li merita. ”Questo beneficio mi spetta. So che risulta impopolare, ma allora gli italiani dovrebbero cambiare la legge, mica l’ho fatta io. Sarei disposta a versare tutto in beneficenza, ma solo se lo faranno anche gli altri”.

Mi tocca la pensione d’oro
E visto che tutti gli altri magnano, magna pure lei, del resto che colpa ne ha, si è semplicemente adattata al sistema che tocca persone “privilegiate” che hanno avuto la fortuna di sedere su una poltrona di Montecitorio. Un privilegio che i politici si sono votati da soli, che dura tutta la vita.

Non si capisce per quale ragione i parlamentari devono avere un trattamento pensionistico diverso da quello dei cittadini normali. Diciamo che è sempre stato inaccettabile, ma adesso è diventato troppo evidente e quello di Cicciolina è un clamoroso esempio di ineguaglianza.

Mi tocca la pensione d’oro
In questo caso si premiano persone che sono arrivate al successo, un’offesa al sistema delle qualità e dei valori professionali, di esperienza, di lavoro e di studio. Auguro a Cicciolina che  benefici del meritato riposo, foraggiato dai cittadini italiani,  ma forse è arrivato il momento che  i partiti, ciascuno dei quali ha cercato di ritagliare sulla fetta pubblica una parte di privilegi comincino a lavorare anche per i cittadini che rappresentano.

 


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