- per l'impasto
- 500 g di farina 0
- 125 g di acqua
- 125 g di latte parzialmente scremato fresco
- 100 g di strutto
- 15 g di lievito per torte salate
- 10 g di sale fino
- 1 pizzico di bicarbonato di sodio
- 2,5 gr di carbone vegetale
- Per i ripieni
- 1 . 1, 5 hg di prosciutto crudo
- 8 fichi maturi ma sodi
- 2. 4 salsicce freschissime
- parmigiano reggiano q.b.
- un pezzetto di aglio
- foglie di insalata per guarnire
Chi è di Roma conosce bene il detto “pizza e fichi, ” un piatto tipico, se non di più , romano. Una prelibatezza così nota e popolare che l’espressione che ne è nata indica qualcosa di così famoso tanto da essere ovvio, quasi scontato.
Mica pizza e fichi!..ma la piadina romagnola per l’MTC sarebbe come dire “Mica stiamo parlando di pizza e fichi, ma…della piadina romagnola per l’MTC” .
Ebbene si, per la sfida n° 40 del MTC grazie a Tiziana de L’Ombelico di Venere ci sfidiamo con la piadina romagnola.
Scommetto che sono state quelle palline bianche e nere a portarvi qui così come una pizza al taglio nera con mozzarella di bufala e pachino ha portato me ad entrare nella pizzeria l’altro giorno.
Il colpo d’occhio e la curiosità infinita di capire cosa fosse il nero mi hanno fatto venire voglia di pizza all’istante e all’istante sono entrata.
Con la massima disinvoltura, mentre mi preparava il pezzo di pizza, ho sommerso il pizzaiolo di domande…”carbone vegetale” ….già…carbone vegetale; ha il suo razionale in un impasto; “in che quantità?”….”al 1% in peso rispetto a quello della farina”; e nella mia frenesia di anticipare le risposte gli ho fatto anche fare i calcoli sbagliati
Da li ad arrivare di decidere di tentare almeno un impasto con il carbone vegetale per la piadina romagnola di Tiziana…beh…il passo neanche c’è stato, è stato un tutt’uno.
Chi non sa che il carbone vegetale si usa in compresse per il meteorismo e/o l’aerofagia? Per il malessere diffuso dovuto alla famosa “aria nella pancia” ?
Il carbone vegetale “adsorbe” , incorpora i gas in eccesso. Il razionale è già spiegato : la pizza è molto più digeribile e leggera.
Forse però non tutti sanno che la polvere di carbone vegetale attivato è l’antidoto per eccellenza nelle intossicazioni da alcuni farmaci; perché sia efficace dev’essere però assunto in polvere ed i dosi decisamente alte, almeno 10 volte la dose di sostanza tossica ingerita.
Dal decidere di tentare l’impasto nero al riempire la prima piadina con fichi e prosciutto…beh…altrettanto breve: pizza e fichi, spesso abbinata al prosciutto crudo, è davvero uno degli spuntini più buoni in assoluto: pizza bianca tagliata in due e riempita con fichi e prosciutto…un mito!
Per imbastardire – passatemi il termine affettuoso e scherzoso – le piadine romagnole ho usato nella seconda proposta un impasto di salsiccia cruda con il quale la mia mamma, emiliana nell’osso, farcisce spesso le “tigelle” .
Impasto per la piadina romagnola
Ho seguito esattamente le indicazioni di Tiziana impastando però con l’impastatrice e dividendo l’impasto in due parti, impastandoli separatamente e aggiungendo nel secondo 2,5 g di carbone vegetale – l’1% idei 250 g di farina.
Ho scaldato l’acqua ed il latte fino ad intiepidirli.
Fatto ammorbidire lo strutto per una mezz’oretta fuori dal frigorifero.
Ho pesato direttamente nel boccale dell’impastatrice la farina, aggiunto lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, mescolato appena con la foglia e aggiunto l’acqua e il latte.
Sostituita la foglia con il gancio impastatore, ho lasciato lavorare per circa 2 minuti; ho diviso l’impasto in due e fatto lavorare il primo per 8 minuti circa.
Coperto con pellicola trasparente e messo da parte.
Ho unito al secondo impasto il carbone vegetale e, appena liscio, omogeneo e compatto, l’ho trasferito in altra ciotola e coperto con pellicola.
I due impasti hanno riposato per circa 36 ore al fresco…in queste due giornate davvero la temperatura mi ha assistita.
Ho ricavato da ciascun impasto 3 palline che , stese con il matterello in forma più o meno circolare, ho cotto sulla padella per le crepes quasi rovente: 2 minuti per parte.
Piadina romagnola al carbone vegetale con prosciutto e fichi
L’accostamento dei fichi al pane risale agli antichi romani, solo con il tempo è stato aggiunto il prosciutto crudo dando così vita ad uno dei piatti più semplici e nutrienti della tradizione romana.
La leggenda vuole che la fondazione di Roma risalga proprio al fico il cui albero era detto “ruminale” – da “rumus” in latino mammella – da cui deriverebbe il nome di Roma poiche’, proprio un albero di fico sarebbe stato il luogo in cui i gemelli Romolo e Remo ricevettero il primo nutrimento dalla Lupa.
Lo so, sono i primissimi fichi, forse davvero la prima volta che li ho visti al mercato, ma mia intenzione solo condividere con voi “pizza e fichi” che a me piace da matti.
Avrete tutta l’estate e settembre ancora meglio, per gustare quel contrasto di consistenza e di dolce e salato che qui davvero non perde un colpo.
Beh…da spiegare c’è ben poco : appoggiate sulla metà di un piadina il prosciutto crudo – meglio se non proprio il San Daniele – e ricopritelo con i fichi sbucciati…Conoscete il detto “pela il fico all’amico e la pesca al nemico” ?
Piegate in due la piadina ancora caldissima e …buon appetito
Piadina romagnola con crema di salsiccia
Questa domenica di vento, acqua, pioggia e temperature decisamente in calo mi hanno assistita nelle mie scelte …ohhh…ma mica può andare sempre di traverso ?!
Ho schiacciato in una ciotola le salsicce – fresche, freschissime – fino a ridurle quasi in crema, le ho compattate con una grattata ad occhio di parmigiano reggiano- si deve appena percepire il saporito – e aromatizzato con un pezzetto di aglio sbriciolato.
Il ripieno per le piadine è fatto: una foglia di insalata tipo iceberg per colorare e rinfrescare la piadina.
Partecipo alla sfida del MTChallenge
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