Se ancora non lo conoscete è arrivato il momento di farlo
Michele Soavi, classe 1957 è: regista, attore e sceneggiatore italiano. Bene ma andiamo avanti, leggendo la sua filmografia ci sono solo 6 film nel cinema, quasi il doppio per la televisione, ma se scorrette più in basso la pagina ecco la sorpresa regia di seconda unità per Dario Argento e niente-popòimenoché Terry Gilliam dei Monty Python.
Michele Soavi inizia a lavorare nel mondo del cinema grazie a Joe D’Amato, svolgendo per lui varie mansioni. In seguito è aiuto regista di Lamberto Bava e Dario Argento e inizia una carriera di attore.
“Deliria” (vincitore nel 1987 della sezione “paura” al festival francese di Avoriaz) il suo primo lungometraggio lo fa conoscere al pubblico americano. Tarantino (per fare un esempio) è un suo fan accanito, e gli propose di girare dal Tramonto all’Alba, ma Soavi rifiuto. Perché? Boh!
La tendenziosa rivisitazione dei luoghi dell’horror, la fluida mobilità della macchina da presa, il repertorio cinefilico e pittorico, l’impeto al fantastico, sono tra gli aspetti costitutivi di questo straordinario Esteta della messa in scena.
Il film capitatomi sotto le mani recentemente è Dellamorte Dellamore (1994), la storia è tratta da un romanzo di Tiziano Sclavi (proprio quello di Dylan Dog), con Rupert Everett e Anna Falchi, e ho detto tutto.
È tratto dal romanzo omonimo di Tiziano Sclavi, che erroneamente viene considerato un prototipo del fumetto Dylan Dog. Tale errore è dovuto a due fattori: il primo, meno noto, dovuto alle illustrazioni del romanzo, affidate ad Angelo Stano (primo disegnatore di Dylan Dog); secondo è il fatto che l’attore protagonista del film è Rupert Everett, che ispirò le sembianze di Dylan Dog, quando Sclavi vide un film che lo vedeva protagonista, probabilmente Another Country – La scelta, uscito nel 1984, due anni prima del battesimo editoriale del personaggio.
E dato che non voglio cadere nel banale, parlando dell’horror trash e bla bla bla come in altri blog, vi lascio un sottospecie di trailer e capite da soli perché Tarantino è innamorato di quest’uomo.
[Fonti: Club Ghost - Federico Mauro]