Orizuru Osen
Martedì 22 novembre 2011, alle ore 19.00, presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via A. Gramsci 74 a Roma, si svolgerà l’evento, ad ingresso libero, Midori Sawato: la voce del cinema muto. Ecco il programma della serata:
- Presentazione a cura del benshi Midori Sawato
- Proiezione del film KODAKARA SÔDÔ (Kid Commotion) di Torajirô SAITÔ (1935, B/N, 34’, muto) con sottotitoli in ITALIANO
- Proiezione del film ORIZURU OSEN (The Downfall of Osen) di Kenji MIZOGUCHI (1935, B/N, 87’, muto) con sottotitoli in ITALIANO
La figura del benshi (o katsuben) – commentatore e narratore – è strettamente legata al cinema muto giapponese. Il benshi si collocava a lato dello schermo e, oltre a narrare la storia e commentare le immagini, dava voce a tutti i personaggi. In breve tempo il pubblico cominciò a entusiasmarsi e a seguire con maggior interesse le performance dei benshi rispetto a quelle degli attori cinematografici, tanto che l’arte del katsuben – sebbene scalzata dall’avvento del sonoro – fu annoverata comunque come una forma artistica
indipendente e, come tale, ancora oggi tutelata e praticata. Abilità declamatoria e talento musicale sono sapientemente alternati e dosati dal narratore per dar voce alle storie che scorrono mute sullo schermo. Una tradizione dal fascino immutato, viva ancora oggi grazie all’impegno di artisti del calibro di Midori Sawato, allieva di Shunsui Matsuda (1935-1987), l’ultimo grande benshi dell’era del cinema muto. Midori Sawato, una celebrità in Giappone e all’estero, è stata insignita di premi e riconoscimenti prestigiosi, tra cui l’Award for Excellence in the Field of Dramatic Performance attribuito dall’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone nel 2002 proprio per il suo fondamentale contributo a promuovere l’arte del katsuben come forma di intrattenimento moderno, oltre che a
preservarne e continuarne la tradizione. Dopo oltre due decenni dall’ultima acclamata esibizione all’Istituto Giapponese di Cultura, Midori Sawato torna a dare voce a due preziosi film muti degli anni ‘30, affiancata dal musicista e compositore Joichi Yuasa (chitarra e shamisen) e da Makiko Suzuki (flauto). La foto è stata gentilmente concessa da Matsuda Film Productions.