In primis perché per riabituarsi a scrivere dopo un bel po' di inattività ci si mette un po' di tempo; il post che leggete è stato scritto, cancellato, riscritto e poi ricancellato più volte prima di essere pubblicato. Ciò non toglie che probabilmente Luca Giurato abbia detto cose elaborate meglio di questo articolo.
In secondo luogo perché, più il tempo passa, più sono le cose, seppur spesso di poco rilievo, che accadono nella tua vita e sei costretto a dover sintetizzare al massimo quelle di cui non hai perso il ricordo. Ciò non toglie che probabilmente Fabio Volo abbia scritto cose più sensate di questo post.
Quindi rieccomi qui, conscio come al solito di aver sfruttato male le mie possibilità (questa settimana, tanto per cambiare, dovrò ricorrere a un'altra chiusa per il prossimo esame) e di dover esprimere in poche battute ciò che vorrei affrontare in più tempo e più spazio.
- Al compleanno di una mia amica, talmente stupefacente da aver seriamente preso in considerazione l'ipotesi sbronza, mi stavo chiedendo se gli anni che abbiamo io e i miei amici sono 23 o 32.
- Mi manca molto scrivere e parlare il tedesco, ma tutto ciò che posso fare finora non è altro che sentirmi musica crucca e vedermi film per un motivo o per un altro da sempre assenti nella mia esperienza cinematografica teenageriale, tipo tutti e quattro gli American Pie, doppiati in tedesco. E scoprire gli stratagemmi dei doppiatori, che fanno diventare una MILF (Mother I'd Like to Fuck) una MIGF (Mutter, die Ich Gerne Ficken Wollte). E scoprire che anche in film del genere ci sono canzoni che non smetti di ascoltare se non dopo la settantesima volta.
- Tu e i tuoi amici decidete inspiegabilmente di andare ad assistere ad un torneo di Bridge di una vostra amica, senza che qualcuno di voi abbia la minima idea di come si giochi a Bridge. Ma il torneo è nell'ala relax della tribuna Monte Mario all'Olimpico, vicino casa e dal "panorama" mozzafiato, quindi perché no? Forse si mangia anche gratis (no, nevvero). Entri lì e rimani coinvolto, prima ancora che nel "vivo" del torneo, in incontri imbarazzanti di ex storici (non tuoi). Il resto della serata passa fra pianificazioni tattiche di aggiramento tavoli e fare da spettatori senza capire nulla di quello che sta succedendo. Ciò che "ravviva" in un certo senso la serata è scoprire che ti hanno chiuso dentro lo stadio, scavalcare il cancello, guidare una macchina non tua sul lungotevere e bere birra mentre si parla di discorsi incomprensibili di Bridge un paio di persone più in là, seduti allo stesso tavolo, nel vostro pub storico.
- Buca memorabile da parte delle tue amiche francesi in Erasmus, che ti avvertono di non poter venire solo dopo che hai attraversato mezza Roma per arrivare nel posto dove avevate concordato di beccarvi. Premio di consolazione: birra come se non ci fosse un domani e conseguente fame chimica di pizza, cornetto, pizza e ancora cornetto, in quest'ordine. Poi ti chiedi come mai ingrassi di 5 chili a weekend.
- Laurea di Montaje, storico amico Erasmus assieme a C-Man. Discussione tosta ma risultato onorevole. Post-laurea ancora più onorevole a casa di una nostra amica, passato tra mangiare, bere, ballare musica latino-americana e poi andare a una festa della tua università a cui in quattro anni non eri mai stato, e beccarci gente a caso del tuo liceo. Degenerazioni alcoliche nella norma, e anormi kebab a Arco di Travertino. Tralasciando ovviamente che ho passato tutta la serata con una manica di camicia strappata a causa di un passo di salsa troppo ardito (karma negativo).
- Aperitivo con due amiche all'ora di pranzo, Spritz potente, discorsi equivoci su decoder e canali televisivi, limbo automobilistico (ossia: passare con la macchina mentre la sbarra si avvicina pericolosamente al suolo) e il cameriere che ci prova con una di loro concludono queste due settimane, passate così lentamente, eppure troppo in fretta.
Pulchra vobis
LuciusDay