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Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?

Creato il 15 settembre 2011 da Corradopenna
Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?
Come riporta il sito del giornale canadese "The globe and mail", un'équipe di paleontologi ha ritrovato nello stato canadese dell'Alberta un enorme letto di ossa di dinosauro che copre un'area di circa un miglio quadrato e mezzo, il più grande "cimitero di dinosauri" mai scoperto al mondo. In esso si trovano i resti di migliaia di esemplari del ceratopside "Centrosaurus apertus", una specie della stessa famiglia del più famoso Triceratopo, un dinosauro erbivoro che da adulto misurava circa 7 metri di lunghezza. Se già alcune scoperte precedenti avevano fatto supporre che questo genere di dinosauri vivesse in branchi, adesso sembra di possedere la conferma a tale congettura.
A differenza degli studiosi del settore che arditamente fanno affermazioni più o meno categoriche, io sono più cauto, ben sapendo che del passato non si può fare scienza perché non si possono fare esperimenti per corroborare o confutare nessuna congettura. Nel caso specifico nessuno conosce o può desumere dai dati attualmente in nostro possesso quale sia stata la causa di tale moria di massa.
Le conclusioni dei paleontologi sono le seguenti: 
1) alcuni branchi di ceratopsidi possono essere stati molto più grandi di quanto non si pensasse prima, con numeri compresi "tra le molte centinaia e le poche migliaia"
2) questo enorme letto di ossa non si è creato a causa dell'annegamento dei centrosauri occorso durante il guado di un fiume, ma a causa di una tremenda calamità naturale come un uragano
Leggiamo letteralmente dall'articolo citato del The Globe and Mail che  secondo David Eberth, il ricercatore che ha guidato questa ricerca: "questi ed altri dinosauri venivano spesso spazzati via da catastrofiche tempeste tropicali che allagavano quella che una volta era una terra bassa lungo la cosa dell'Alberta (...) E' improbabile che questi animali potessero stare a galla per molto tempo, e quindi la dimensione della carneficina deve essere stata incredibile"
Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?
Non tutti sono d'accordo però, e sul famigerato sito di wikipedia alla voce Centrosaurus (http://it.wikipedia.org/wiki/Centrosaurus) leggiamo che "in Alberta sono stati rinvenuti veri e propri 'letti d'ossa' contenenti resti sparsi appartenenti a centinaia di individui di questo animale. Probabilmente branchi di centrosauri attraversavano i fiumi, e ogni tanto venivano travolti dalle piene. In seguito, i predatori necrofagi (come i troodontidi e i dromeosauridi) mangiavano le carni, mischiando le ossa".
Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?
Sebbene, ripeto, non è possibile dedurre alcuna interpretazione certo o "scientifica" di quanto accaduto in un lontano passato (non credo 76 milioni di anni visto che le radiodatazioni utilizzate in questi studi sono fallaci e che esistono raffigurazioni di ceratopsidi ed altri dinosauri in epoca moderna) l'interpretazione di wikipedia appare alquanto difficile da sostenere, anche perché c'è da chiedersi come avrebbero fatto ad essere sepolti dal fango tutti questi scheletri di animali annegati in modo da essere poi fossilizzati. Se fosse valida la teoria dell'annegamento nel fiume, dovremmo trovare un tappeto di ossa sul fondo del letto del fiume Grumeti  (nell'oasi del serengeti) ove perdono la vita annualmente centinaia di gnu divorati dai coccodrilli nel corso del guado del fiume.
Come al solito il classico uovo di Colombo potrebbe risolvere questo antico dilemma: una sorta di "diluvio universale" avvenuto circa 11.500 anni fa è stata la causa di una serie di ingenti morie di animali (ed uomini) annegati, sepolti nel fango e fossilizzati. Non solo la tigre dai denti a sciabola ed il mammouth, ma anche alcuni dinosauri potrebbero essersi estinti in un periodo ben noto ai paleontologi per le estinzioni di molti mammiferi (soprattutto quelli di grandi dimensioni).
In effetti molti paleontologi ortodossi considerano l'essere umano la causa o concausa di quelle estinzioni. Essi infatti ipotizzano che la colonizzazione da parte dell'homo sapiens delle Americhe attraverso un corridoio che univa America del Nord e Asia (Beringia, l'attuale stretto di Bering) avrebbe portato i nostri progenitori a contatto con animali non abituati a convivere con la sua azione predatrice.

Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?

Disegno sulla porta del sole di Tiahuanaco e ricostruzione del Cuverionius, proboscidato del Sud America


Migliaia di scheletri fossilizzati di dinosauri ceratopsidi coprono un'ernorme area dell'Alberta: uccisi da una tempesta tropicale o dal diluvio universale?

La porta del sole a Tiahuanaco

Personalmente, pur non potendo negare che l'uomo possa essere talvolta una concausa di queste estinzioni, dopo avere raccolto diverse prove della presenza di esseri umani ben prima del 12.000 a. C. Vedi al riguardo i dati presenti nel libro Archeologia Proibita di Cremo e Thompson nonché i resti di città come Tiahuanaco ove sulla così detta "Porta del sole" è raffigurato un proboscidato preistorico (e secondo qualcuno anche altri animali adesso estinti come il toxodonte), scomparso dall'America proprio in quella estinzione di massa dell'11.600 a.C. Ciò prova che l'uomo non solo era presente da tempo in America, ma che vi aveva già costruito grandi città con imponenti edifici.


Per approfondimenti vedi l'articolo Dalle incongruenti interpretazioni ufficiali dei fossili ad un nuovo paradigma interpretativo della preistoria e l'articolo Cosa ci raccontano realmente i fossili?
Si ringrazia il sito geekosystem.com dal quale abbiamo tratto molte delle informazioni presentate nel presente articolo

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