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Milan-Ajax 0-2

Creato il 08 dicembre 2010 da Gianclint

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Chiusa la fase a gironi con una sconfitta: antico vizio da Milan ancelottiano che, a risultato acquisito, si sedeva e perdeva. All’apparenza una cosa poco dannosa, ma che se capita nelle partite sbagliate può anche costare carissimo. Squadra allenata per tenere la concentrazione due partite si e altre no e molto spesso quelle no costavano quei punti che avrebbero voluto dire scudetto a fine campionato {o 8 coppe dei campioni in bacheca}.

Nell’ultima sfida del girone di Champions League, col passaggio del turno già in tasca, Massimiliano Allegri rispolvera Ronaldinho titolare, lasciando a riposo Ibrahimovic.
Col brasiliano c’è Robinho per un attacco tutto samba e sabor sulla carta, servito da Seedorf. A centrocampo c’è Pirlo con Ambrosini e Flamini, novità in difesa con Yepes a fianco di Thiago Silva e Amelia a difendere i pali. Quasi a voler dimostrare che la squadra, costruita con una mediana tutta grinta a supporto di un solo fantasista, è molto meglio di quella scesa in campo stasera. I globethrotters rossoneri che, inconsapevolmente, danno la loro benedizione al “vero” Milan di Allegri.

“Ronaldinho in campo? Non è un regalo, è una chance che ci auguriamo lui sappia sfruttare. La stagione è lunga e avremo bisogno che tutti diano sempre il massimo”. Peccato che qualcuno abbia qualità tecniche eccellenti, ma problemi di movimenti altrettanto notevoli.

Partita piuttosto sonnolenta nella prima frazione {anche nella seconda} con una squadra motivata che ci prova gia dopo due minuti con Suarez – novello Mike Tyson nella lega di appartenenza. L’Ajax vuole la vittoria e sfrutta la velocità sulle fasce per trovare spazio. Undici i tiri degli olandesi verso la porta difesa da Amelia, sei quelli del Milan che pensa soprattutto a dosare le forze. Quello che tutti volevano vedere, o si aspettavano di vedere, è l’assente ingiustificato della partita e veste il numero 80. Guardando la storia recente di Ronaldinho e Robinho mi sento in dovere di scusarmi con Binho per anni di sfottò e di puah rivolti a quest’ultimo. Anche in una pura serata di scazzo e gioco ad minchiam comunque mi ha tenuta sveglia.

Al 12’ riprendono le occasioni per l’Ajax: bel tiro di Sulejmani, Amelia mette in un angolo, parapiglia in area, fallo su Yepes, si riparte. Al 15’ tutto di prima tra i due mammasantissima del centrocampo che trovano Ambrosini. Il capitano dei rossoneri si libera di due uomini, ma il suo cross viene intercettato. Subito risponde l’Ajax con Van der Wiel, tiro alto.

Al 25esimo del primo tempo, Allegri effettua il primo cambio della serata per i problemi al ginocchio di Matteo Flaminio. Kevin Prince Boateng lo rileva.

L’Ajax viene condotto splendidamente dall’asso uruguaiano gia ammirato a giugno e nel recente Ajax-Milan che, però, oltre a staccare orecchie a morsi degli Holyfield di turno si tuffa peggio di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè. Capace di azioni di prevegiovilissima fattura, dotato di un’eleganza d’altri tempi e autore di simulazioni che fan cadere i testicoli anche ad un santo.

Per due minuti, a cavallo tra il 37 e il 39, si rianima l’osservato speciale con un colpo di testa e un tentativo di rovesciata che però non impensieriscono minimamente Stekelenburg. L’alzare il baricentro porta a presentarsi al cospetto del portiere dell’Ajax per altre tre volte in chiusura di primo tempo, ma quest’oggi si riesce soltanto a fare il solletico in area.

Baricentro basso, in preda al pressing operato dall’Ajax, molli dietro, lunghi come nelle peggiori occasioni, sostenuti dalle parate di Amelia sui tiri potenti degli attaccanti biancorossi.  Sembra si stia giocando una tappa di Diving Cup perchè nella nostra area di rigore ce prova anche  Sulejmani. Al 47’ si trova tu per tu con Amelia che lo ferma con un’uscita perfetta. Bo Larsen, aiutato dal quarto uomo, è attento: niente rigore e giallo per simulazione. Come macchiare un’ottima prestazione con un paio di schifezze.

Insiste l’Ajax: sugli sviluppi di un corner salva ancora Amelia con un tempismo perfetto. Risponde il Milan con Thiago Silva che, su calcio d’angolo, al 53’ svetta più alto di tutti, ma il suo colpo di testa finisce alto.

Il gol dell’Ajax è nell’aria e al 57’ arriva. Azione insistita degli olandesi, Yepes ferma De Jong, ma la palla arriva sui piedi di De Zeeuw che non sbaglia: potente rasoterra e gol del vantaggio. Allegri a questo punto corre ai ripari: fuori Ambrosini, dentro Ibrahimovic. L’ingresso dello svedese, in pantofole,  dimostra che non tutti sono Gandalf anche se ci si prova.  Difatti è ancora l’Ajax a fare la partita e al 66’ arriva il raddoppio. Lunga azione, la palla arriva ad Alderweireld che scarica il destro di potenza e batte Amelia per il 2-0.

La prima reazione del Milan arriva al 74’ con Ibrahimovic: palla filtrante per Ronaldinho che viene anticipato. Serata no per il brasiliano richiamato da Allegri per il debutto rossonero di Alexander Merkel. All’80’ Boateng potrebbe riaprire i giochi, ma la sua gran botta dalla distanza, che batte Stekelenburg, non viene convalidata visto che il direttore di gara aveva già fischiato un fallo di Ibra. Ci prova il Milan e all’89’ lo svedese prova una rovesciata, alta di un soffio sulla traversa.

Negli ultimi minuti, dopo tutti i carpiati provati, arriva anche l’infortunio per Suarez, ma non c’è più tempo.

Il Milan chiude il girone con una sconfitta e con una certezza: con quei tre si torna alla biochetasi.

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