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Milan-Fiorentina: presentazione della gara

Creato il 19 novembre 2010 da Gianclint
 –Rivincita Rossonera e incognita viola–

La gara di domani sera si presenta molto interessante dal punto di vista che ci interessa trattare, quello della tattica e zone limitrofe… D’Agostino in campo o no… e dove? Regista, affiancato da Donadel, o falso rifinitore come lo abbiamo visto in altre occasioni? Mihajlovic opterà per un 4.4.2. compatto per contrastarci negli inserimenti o lascerà la squadra strutturata con il modulo abituale di 4.2.3.1.?

Se c’è un allenatore che al primo posto della sua tabella “Lavoro/Obbiettivi” mette la voce con “‘Trasmettere il carattere alla squadra”, beh… quello è Mihajlovic: quindi corsa, intelligenza, capacità di “cambiare vestito” durante la gara… ma anche sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori, a scapito del gioco, se vogliamo essere pignoli.

Milan-Fiorentina: presentazione della gara

Vargas: i suoi cross per Gilardino l'arma in più della Fiorentina che si presenterà a S.Siro

La Fiorentina di Mihajlovic sarà dunque duttile e… imprevedibile. Per questo le assenze di Montolivo e Mutu davanti non mi fanno essere certo dello schieramento viola che abbiamo visto saper adeguarsi ad altre assenze. Allora… due mediani puri con D’Agostino -al rientro- da “falso rifinitore” e “primo guastatore” della nostra uscita, o regista a far gioco davanti alla difesa, affiancato da Donadel?, ci si chiedeva; cercare la combinazione offensiva centrale con il giovane Lijlalic o Santana in coppia con Gilardino?, sempre con Marchionni e Vargas larghi… beninteso.

Si vedrà, ma di certo è sulla fasce che il Mister della Fiorentina ha individuato il nostro punto debole: con Marchionni pronto alla triangolazione interna per arrivare sul fondo o al tiro certo, ma è sulla nostra destra, orfana di Abate che avrebbe potuto tenere la velocità di Vargas -dopo Ronaldo ed Eto’ò…-, che i Gigliati spingeranno maggiormente… perché è in questo duo complementare e “vicendevolmente necessario”, che la squadra trova il suo filone d’oro: coi cross di Vargas, “a giro”, dietro alla linea, che necessitano della rapacità e del gioco aereo del Gila… col Biellese che diverrebbe un giocatore come tanti senza quei palloni… lì che dovremo prestare attenzione -e pure ai cartellini gialli…, vero?-

Di certo, per poter generare la situazione di gioco favorevole a valorizzare l’asse Vargas/Gilardino, la Fiorentina si affiderà pure ai contropiede, ma non solo: una discreta gestione della palla, potrebbe pure mandare “fuori giri” il centrocampo del Milan -che sia formato da tre mediani come nelle ultime gare o preveda il ritorno di Pirlo in regia-, per sfruttare la nostra inferiorità numerica nel mezzo per cambiare il lato con profitto.

Non solo: se, in apparenza il parallelo che propongo potrebbe sembrare tirato per i capelli, lo è meno se andiamo a pensare di poter scovare “certe ragnatele” che si annidano negli angoli dello spogliatoio… che per me stan lì dalla gara con i bianconeri. Quella di domani infatti, presenta a mio parere delle analogie “climatiche” con quella contro la Juve: anche qui… una squadra piena di assenze, spacciata, che si presenta(va) a S.Siro con la sola forza di non mollare, dell’orgoglio. Non solo nello schieramento in campo quindi -le fasce, la compatezza-, troviamo similitudini, ma pure sotto il punto di vista “nervoso”.

 Per quanto mi riguarda -e non sono il solo a pensarlo-, il calcio migliore che abbiamo espresso quest’anno è rintracciabile proprio nella prima mezz’ora di gioco fatta con la Juve -risultato a parte, ovvio…-; allo stesso modo allora trovammo un’avversaria che faceva delle fasce laterali la sua arma -…per dirne una, sovrapposizione di DeCeglie e gol di Quagliarella- 

L’orgoglio è una caratteristica che certo non manca a questo Milan… si vedrà, ma uno stimolo ulteriore a quello di mantenere il primo posto c’è già… e sappiamo tutti quanti in che misura siano importanti le motivazioni dopo una settimana di sbornia orgasmica come questa.

Un aspetto sarà fondamentale: quello dell’aver pazienza. Fa venire i peli diritti a tutti quest’espressione, lo so, ma la gara con la Juventus non portò punti proprio per la voglia di strafare a tutti costi e subito: accettammo di giocare una gara “di forza“, “sporca” una volta in svantaggio… e perdemmo. La Fiorentina non si sogna neppure di avere la fisicità della Juventus, ma non è con la (sola) sciabola che si vincono gli scudetti a casa Milan.

Milan-Fiorentina: presentazione della gara

Ronaldinho: la qualità nell'assist del Gaucho, se unito ad una buona mobilità, potrà essere determinante nella gara di domani per sorprendere i mediani Gigliati.

“Spostargli la palla davanti” sulla 3/4i sarà fondamentale, giocare rapidi la palla riconquistata dietro a Vargas per creare l’uno contro uno laterale sul loro terzino -un centrale riadattato?-: lateralmente allora non dovremo essere timidi e “lasciar campo” al Peruviano che “ci lascerebbe sul posto secchi”, ma dovremmo essere bravi ad andare a “prenderlo alto; in mezzo, Ronaldinho sulla trequarti potrebbe rappresentare un’ottima soluzione, se la freccia dell’allegria è su… i mediani della Fiorentina difficilmente potranno attaccarlo costantemente e se, come a Parma, l’80 avrà la mobilità per venire a giocare la palla da dietro, gli spazi per inserire uomini dal centrocampo e innescare gli incroci delle punte saranno meno intasati.

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