Massimiliano Allegri schiera il quinto tridente in altrettante partite. Questa volta insieme a Ibrahimovic e Ronaldinho c’è Robinho, che fa così il suo esordio dal primo minuto. A centrocampo, invece, turno di riposo per Seedorf, con Gattuso e Boateng interni al fianco di Pirlo. In difesa gli esterni sono invece Abate e Antonini.
Nel primo anticipo della quinta giornata di Serie A, quella famosa del minaccioso sciopero, decide tutto il piedone santo di Ibrahimovic. Quello che, in questo momento, i fan del Matteo Flaminio del centrocampo rossonero stanno invidiando. E si perchè se uno calza ciabatte {come ha dimostrato nell’azione in cui si è autonegato la gioia del 2-0}, l’altro calza qualcosa di extraterrestre. Il Milan non perde in casa da 14 partite di campionato (nove vittorie e cinque pareggi). Allo stadio c’è anche il Presidente Preziosi, che ha voluto essere presente nononstante una forte sindrome influenzale.
Succede tutto al 49esimo: lancio dalle retrovie di Pirlo e Dainelli si addormenta… Erroraccio della difesa rossoblu, ma grande pallonetto dello svedese che di fioretta batte un pessimo Eduardo.
Una partita che, a detta di tutti, avrebbero dovuto garantire spettacolo è una noia pazzesca… se escludiamo i miracoli di Abbiati nel primo tempo. Nel tridente la regola è di scambiarsi spesso i ruoli, ma se ciò viene fatto con lentezza e senza una chiara idea di che ora sia e di dove ci si trova ecco che non si punge come dovrebbe. Le occasioni più importanti sono due per parte: Gattuso, pescato da Ronaldinho al 27esimo, che sfiora il goal sul primo palo; Boateng dopo un gran contropiede. Il palo viene scheggiato da Palacio sotto gli occhi stralunati di Abbiati che deve metterci un pugno per impedire, dopo, a Chico di trovare la via della rete con un colpo di testa ravvicinato.
Dopo il vantaggio rossonero, seconda realizzazione in campionato per Zlaty, Suma ha il tempo di cacarsi sotto perchè Gasperini inserisce Sculli per Chico. Il Genoa si scopre, rischiando di subire il contropiede. Allegri risponde con Matteo per il buon Gattuso di questa sera e con Fancazzo per Ronaldinho, vittima della saudade delle 18 di sera.
Il Genoa non pare messo bene, nonostante entri anche Milanetto per tentare di aggiungere un pò di fosforo alla situazione. Il Milan sfiora il raddoppio per quattro volte, una delle quali vede protagonista Robinho che si fa parare dall’estremo difensore genoano la prima segnatura in maglia rossonera.
La partita, di fatto, si è giocata su quell’2-1: un palo, un guantone di Abbiati, il piedone di Ibra. Con tre punti in saccoccia si ragiona sempre meglio, peccato che non si riesca di essere completamente soddisfatti. Ma sarà la sottoscritta ad essere un pò troppo dura e complicata.