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Milan – Lecce 4-0

Creato il 29 agosto 2010 da Gianclint

Milan – Lecce 4-0Non è passata una cariola con tre punti in omaggio. Il Milan regala un’ottima prestazione su un Lecce fin troppo passivo e fa sospirare Massimiliano Allegri che comincia bene la sua avventura come allenatore del Milan. Non proponendo nulla di diverso dal Milan dello scorso campionato, ma tutti hanno sicuramente offerto una buona prova per aver ragione di una formazione che si è trovata spaesata fin dal primo goal subito.

Dopo aver messo al sicuro il risultato con la doppietta di Alexandre Pato e la zampata di Thiago Silva, sempre più uomini franchigia del presente e futuro rossonero, i rossoneri hanno controllato e tenuto a debita distanza la formazione di Mister De Canio attendendo che il solito Filippo Inzaghi chiudesse la serata con il proprio sigillo.

Il Lecce è il primo capitolo di un campionato che per il Milan deve essere di rilancio: nella serie di partite che ci ha portati all’esordio in campionato non avevamo dato segnali cosi importanti di presenza e di sicurezza sul campo. Profetiche le parole di Allegri quando in conferenza stampa conferma il buono stato di forma di Pato, il quale si prepara come tutti a fondare la temibile linea RIP.  Il Lecce di Luigi De Canio non è venuto a San Siro per fare le barricate ma con la speranza di trovare il gruppo rossonero distratto dalle luci dei riflettori puntati sul club con l’arrivo del nuovo componente della rosa rossonera:al 28esimo del primo tempo, dopo la terza rete brasiliana della partita, avrebbero voluto celebrare il ritorno in Serie A su un altro campo eccetto San Siro.

Milan – Lecce 4-0
Vestito a festa e riempito per la grande occasione di ammirare il primo giorno da Milanista di Zlatan Ibrahimovic. Accolto all’intervallo tra la prima e la seconda frazione di gioco con una presentazione neanche troppo hollywoodiana. Tanto basta per rilassare un ambiente che ha vissuto sui carboni ardenti e con la coda tra le gambe per molto tempo, avendo visto l’altra sponda del Naviglio gioire di cose che un tempo erano un’esclusiva. E anche per gasarlo.

Una squadra che sta trovando – parole di De Canio – una propria identità precisa e definitiva è l’ideale per i nostri tre passeggiatori, amanti dei ritmi bassi e del walzer lento. Se poi con il passare dei minuti fioccano goal e occasioni, ste formazioni sono più apribili di una scatola di pelati. Con il tempo cresceranno per le coronarie dei loro tifosi.

Il Milan resta  imbattuto in gare interne di campionato nel 2010, dove ha conseguito 8 vittorie e 4 pareggi in 11 match disputati. L’ultimo k.o. rossonero risale infatti al 13 dicembre 2009, 0-2 dal Palermo.  La speranza è di vedere finalmente continuità tra serate in cui basta poco e altre in cui ci vorrà ben altro.

Azione da manuale quella rossonera della prima realizzazione, Borriello-Ambrosini-Pato, il capitano allarga per il brasiliano che controlla in area e di destro lascia partire un diagonale chirurgico che si insacca alle spalle dell’incolpevole Rosati.

Da segnalare l’ingresso in campo di un altro volto nuovo di Milanello, con la maglia numero 27 – Sergio Claudio Dos Santos anyone? -: Kevin Prince Boateng. La rete di Inzaghi a suggello di una buona serata trova lo zampino suo e di Rino Gattuso. Lavoro sporco che consegna allo stagionato attaccante milanista la sfera da ribadire in rete per la quarta volta.

Sosta per due settimane per l’appuntamento, classico, di settembre con la Nuova Nazionale di Cesare Prandelli.

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