Sandro Botticelli ospite speciale alla Pinacoteca Ambrosiana. Fino al 5 febbraio 2012, la mostra “Apocalittico Botticelli”, curata da don Alberto Rocca, Dottore della Biblioteca Ambrosiana, porta due straordinarie opere del pittore fiorentino all’attenzione del pubblico. Arriva a Milano, grazie ad uno scambio con la National Gallery di Londra, la Natività mistica, esposta al fianco della Madonna del Padiglione.
Un prestito eccezionale reso possibile dall’invio a Londra del Ritratto di Musico di Leonardo da Vinci che per la prima volta esce dai confini italiani per la mostra “Leonardo da Vinci pittore alla corte di Milano” di cui già abbiamo scritto su Agora3000.
E per un Leonardo che se ne va, solo temporaneamente, però, ecco un Botticelli che viene e che nell’esposizione è raccontato e svelato sotto un profilo accattivante. La Natività mistica, infatti, è l’unica opera del Filipepi firmata e con un chiaro riferimento al periodo storico in cui viene realizzata.
Sul dipinto si legge: “Questa pittura, sulla fine dell’anno 1500, durante i torbidi d’Italia, io, Alessandro, dipinsi nel mezzo del tempo dopo il tempo, secondo l’XI di san Giovanni nel secondo dolore dell’Apocalisse, nella liberazione di tre anni e mezzo del diavolo; poi sarà incatenato nel XII e lo vedremo [precipitato] come nel presente dipinto”.
La menzione dei non definiti torbidi d’Italia, del secondo dolore dell’Apocalisse, della lotta di Michele arcangelo e delle sue schiere contro il serpente antico conferisce a quest’opera un carattere particolare. Che cos’è accaduto al Botticelli della Nascita di Venere o della Primavera?
Se è pur vero che anche le tematiche esplicitamente collegate alla tradizione classica erano interpretate da Botticelli in chiave fortemente cristiana, la frequente scelta di soggetti sacri della sua produzione tarda dice la volontà di distaccarsi dai temi paganeggianti delle opere precedenti; inoltre, lo stesso rifiuto delle rigorose regole prospettiche e, conseguentemente, delle proporzioni (la Vergine e il Bambino sono enormi rispetto agli altri personaggi) per un ritorno a quello che azzarderei chiamare un simbolismo gotico, ci dicono che qualcosa è davvero successo a Sandro Filipepi negli anni ‘90 del Quattrocento (dalla scheda di presentazione dell’opera).
L’opera “Natività mistica” è stata scelta dal Cardinale Angelo Scola come copertina della lettera di Natale che verrà consegnata nelle case dei milanesi durante le benedizioni natalizie.
Privo delle connotazioni drammatiche della Natività mistica e caratterizzato da grande dolcezza, il tondo della Madonna del Padiglione può comunque essere definito “apocalittico”, se superiamo l’interpretazione comune dell’aggettivo, per andare al suo significato più prettamente biblico di rivelazione.
Aprendo le cortine del padiglione, gli angeli invitano alla contemplazione della Vergine Madre e rivelano il mistero cardine del cristianesimo, l’Incarnazione del Verbo: la Parola scritta nel testo sacro aperto ed adagiato sul cuscino, si è fatta tangibile nell’umanità di Gesù (dalla scheda di presentazione dell’opera).
Con la mostra “Apocalittico Botticelli” la Pinacoteca Ambrosiana si arricchisce con un nuovo capolavoro e celebra il Natale facendo un grande regalo alla città di Milano.
Accanto al percorso tradizionale, al cartone della Scuola di Atene di Raffaello, alla Canestra di frutta di Caravaggio, all’esposizione dedicata ai fogli del Codice Atlantico di Leonardo, il visitatore dell’Ambrosiana avrà la possibilità di incantarsi davanti alla Natività mistica di Sandro Botticelli valorizzata, insieme alla Madonna del Padiglione, da un allestimento che pone in evidenza particolari, colori e meraviglie per scoprire l’opera del Filipepi.
Per saperne di più don Alberto Rocca, curatore dell’esposizione, organizza per sabato 26 novembre, sabato 10 dicembre e sabato 17 dicembrealle ore 14.30 nella Sala delle Accademie una serie di incontri gratuiti durante i quali verrà presentata l’esposizione e raccontato il genio di Botticelli.
Per informazioni e prenotazioni: 02/80692248 o [email protected].
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