Giuseppe Torchio, come anche Savino Pezzotta e gli altri esponenti della lista Centro popolare lombardo con Ambrosoli, ha rimarcato stamattina nell’incontro pubblico presso l’Hotel Palace, alla presenza dei “montiani con Ambrosoli” la precisa identità cattolico democratica del Centro popolare. E’ una lista che nasce dalla migliore tradizione democristiana, interclassista, vicina alle necessità dei cittadini, attenta al lavoro innanzitutto, pronta ad evitare che si creassero spaccature insopportabili fra borghesia e ceto medio. “Con i voti dei banchieri e la deriva elitaria – ha dichiarato Giuseppe Torchio raggiunto
Achille Serra stamattina con Torchio e il Centro popolare a Milano, Hotel Palace
telefonicamente – non andiamo da nessuna parte. Non vogliamo assolutamente promuovere politiche che fanno male ai cittadini: il nostro impegno è per dare una svolta”. Svolta dopo un anno di sacrifici che gli italiani, i lombardi e i cremonesi non vogliono più proseguire. L’alleanza che sorge con i “montiani per Ambrosoli” non produrrà per niente un seguito del governo Monti: l’intenzione al contrario è quella di ascoltare i cittadini e le varie categorie sociali. Non per nulla le ultime settimane di campagna elettorale del Centro popolare lombardo, Giuseppe Torchio in particolare, saranno infittite di appuntamenti e incontri fra i cittadini.
Il Centro popolare vuole tener viva questa identità storica e si avvale del contributo di personalità politiche che hanno spezzato i legami con altre forze politiche più moderate.
“Vogliamo lavorare – continua Torchio – perché dietro questa componente che potrebbe essere decisiva per vincere in Lombardia ci sia chi pone massima attenzione alle persone in difficoltà, a chi cerca lavoro….” l’elenco è lungo, nella regione dell’eccellenza sanitaria troppe persone non riescono ad accedere ai servizi sanitari perché i ticket sono troppo alti. Gli anziani con pensioni basse e varie patologie patiscono anche questo, non possono più permettersi il dentista o lo specialista, per fare un esempio da non dimenticare.
Giuseppe Torchio in consiglio provinciale
“Non siamo noi i sostenitori di Monti, ma riconosco – ha continuato Torchio – che rispetto al disastro delle multe sulle quote latte compiuto dalla Lega, Mario Monti ha portato a casa stanotte risultati significativi”, un miliardo e mezzo di euro in più per l’agricoltura non si trascura.
L’Italia sembra un Paese che vuole uscire da una sorta di guerra, da un caos e da una confusione economica e politica: alcune linee di pensiero vogliono aprirsi con la massima umiltà all’ascolto dei cittadini, proponendo soluzioni sensate.
Per rilanciare l’impegno sociale dei cattolici alcune personalità lombarde come Enrico Marcora, Savino Pezzotta hanno spaccato l’Udc, alcuni dell’Italia dei Lavori hanno lasciato il partito, come Clara Rita Milesi a Cremona. Anche il senatore Achille Serra, già prefetto di Cremona, oltre che di Milano e Roma, proviene dall’Udc e ora si accosta al Centro popolare.
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