Milano mia….fammi un regalo

Creato il 15 maggio 2011 da Silvanascricci @silvanascricci

Domani è il mio compleanno e mi piacerebbe che il paese mi facesse un regalo (si, ok, capisco di avere manie di grandezza); mi portasse la notizia della sconfitta di un’Italia becera, affaristica, che pensa solo ai fatti suoi.

Vorrei in regalo un paese che cambia pagina, che porta un vento di cambiamento e di rinascita, un paese in cui chi la pensa diversamente non venga considerato una persona antropologicamente diversa, dove chi fa il proprio mestiere non venga considerato un cancro, dove le persone oneste non siano paragonate a metastasi.

Vorrei per regalo un paese dove chi governa racconti non racconta storielle volgari ed imbarazzanti; un paese in cui le donne non siano considerate oggetti orizzontali, ma criticate ed apprezzate per quello che dicono e fanno.

Vorrei un paese in cui, per sistemarsi, non sia necessario sposare un miliardario.

Vorrei un paese in cui chi non paga le tasse venga considerato un ladro e non un furbo da imitare, un paese in cui trovare un lavoro non sia impresa disperata ma atto normale.

Vorrei un paese in cui non sia lecito solo di sperare di tornare a casa dopo il lavoro, un paese in cui chi è responsabile della morte dei lavoratori non venga applaudito.

Vorrei, per il mio compleanno, un paese normale, civile ed accogliente.

Quindi parafrasando Roberto, Milano mia…fammi un regalo.



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