Milano Moda Donna 2014| Day 4

Creato il 25 settembre 2014 da Dmoda

Giorgio Armani, per la prima volta, non chiude la fashion week milanese ma sfila nel quarto giorno della manifestazione meneghina. La donna di re Giorgio, stavolta, è la moglie di un archeologo che negli anni Trenta si muove tra la Magna Grecia e la Siria. La palette cromatica dunque è neutra e spazia dal color polvere a quello delle pietre. I pantaloni hanno la forma a sarouel sotto tuniche impreziosite da ricami. I giubbotti di pelle sono intagliati e le gonne un tripudio di frange.

Jil Sander si lascia ispirare, invece, dalla fotografa e scrittrice svizzera, Annemarie Schwarzenbach, icona androgina degli anni Trenta. Rodolfo Paglialunga, direttore creativo della maison, esplora il maschile e il femminile e li rielabora nel rispetto del DNA minimale della casa di moda. Così maglioni e camicie appartenenti al guardaroba dell’uomo si abbinano a pencil skirt e gonne a portafoglio iperfemminili.

Sperimentazione e sartorialità. Gabriele Colangelo per la PE 2015 porta in passerella capi dalla forma destrutturata e oversize, dalla trama complessa e dalle stampe caotiche. Tra tagli a laser, assemblaggi inaspettati e bordi tagliati a vivo, i capi si compongono di tessuti originali come il denim giapponese, il poliuretano e il rame.

Una grande ricerca, artigianale e materica, si cela dietro la collezione di Aquilano.Rimondi. Il duo creativo, per la prossima stagione calda, presenta una collezione tutt’altro che minimale, a tratti eccentrica e chiassosa. Quasi su tutti i capi si presenta una libellula, probabilmente simbolo di libertà e leggerezza. Il forte decorativismo degli abiti di seta, organza e satin, è il risultato di un’ispirazione che proviene dalle opere pittoriche e dalle vetrate realizzate da Matisse all’interno della Chapelle du Rosaire de Vence nel sud della Francia.

A chiudere il Day 4, il debutto di Elisabetta Franchi che, nella suggestiva cornice di Palazzo Clerici, presenta una principessa moderna, raffinata e opulenta, ma capace di indossare anche miniskirt e shorts a vita alta. In un tripudio di oro, i decori rievocano le forme degli stemmi nobiliari. L’ispirazione arriva da un palazzo di Bologna abbandonato, chiuso da un imponente cancello. A ciò si aggiunge la voglia di rendere il lusso accessibile, realizzare il sogno, senza perdere la magia.

Mara Franzese

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