Jil Sander si lascia ispirare, invece, dalla fotografa e scrittrice svizzera, Annemarie Schwarzenbach, icona androgina degli anni Trenta. Rodolfo Paglialunga, direttore creativo della maison, esplora il maschile e il femminile e li rielabora nel rispetto del DNA minimale della casa di moda. Così maglioni e camicie appartenenti al guardaroba dell’uomo si abbinano a pencil skirt e gonne a portafoglio iperfemminili.
Sperimentazione e sartorialità. Gabriele Colangelo per la PE 2015 porta in passerella capi dalla forma destrutturata e oversize, dalla trama complessa e dalle stampe caotiche. Tra tagli a laser, assemblaggi inaspettati e bordi tagliati a vivo, i capi si compongono di tessuti originali come il denim giapponese, il poliuretano e il rame.
Una grande ricerca, artigianale e materica, si cela dietro la collezione di Aquilano.Rimondi. Il duo creativo, per la prossima stagione calda, presenta una collezione tutt’altro che minimale, a tratti eccentrica e chiassosa. Quasi su tutti i capi si presenta una libellula, probabilmente simbolo di libertà e leggerezza. Il forte decorativismo degli abiti di seta, organza e satin, è il risultato di un’ispirazione che proviene dalle opere pittoriche e dalle vetrate realizzate da Matisse all’interno della Chapelle du Rosaire de Vence nel sud della Francia.
A chiudere il Day 4, il debutto di Elisabetta Franchi che, nella suggestiva cornice di Palazzo Clerici, presenta una principessa moderna, raffinata e opulenta, ma capace di indossare anche miniskirt e shorts a vita alta. In un tripudio di oro, i decori rievocano le forme degli stemmi nobiliari. L’ispirazione arriva da un palazzo di Bologna abbandonato, chiuso da un imponente cancello. A ciò si aggiunge la voglia di rendere il lusso accessibile, realizzare il sogno, senza perdere la magia.
Mara Franzese