Partecipazione G.
Un titolo chilometrico per la nostra prima partecipazione all’MTChallange
La nostra prima partecipazione a cosa?
Beh un contest
Ah
Un contest un po’ particolare in vero, dato che si tratta di una sfida mensile, fatta sempre più o meno tra la stessa cerchia di blogger. Un’idea carina per sfidarsi e risfidarsi con le stesse persone su ricette diverse. La ricetta della sfida del mese viene decisa dal vincitore del mese precedente ed è abbastanza uso (benchè assolutamente non obbligatorio) che i concorrenti rivisitino la ricetto a modo loro, a volte anche in modo molto creativo
Eh Eh e a noi piace scombinare le ricette vero?
Beh…rivisitare…che scombinare sembra proprio di buttare tutto all’aria. Invece per me la creatività in cucina significa saper prendere le ricette tradizionali e modificarle un pochino, ma senza stravolgerle. Per esempio in questo caso la ricetta della sfida sono gli gnocchi di semolino, noti anche come gnocchi alla romana
Alla romana? Come peppino? (un pupazzo rosso che recita il ruolo di cuoco romano nei nostri giochi ndr) Ma noi non siamo romani…
Già…ed ho deciso appunto di mescolare un po’ le carte…”milanesizzando” un po’ gli gnocchi alla romana
Ma se sono alla romana non sono milanesi!
Si ma noi ci mettiamo un ingrediente che li fa diventare tali…e li accompagniamo con gli ossi buchi, piatto milanese per eccellenza che però romanizziamo un po’
Non ho capito niente!
Dai cuciniamo che ti spiego…
Gli strumenti:
- Pentolino
- cucchiaio di legno
- Bicchiere o coppa pasta
- Teglia da forno
- carta forno bagnata e strizzata
- Una padella
- Una grattugia e coltello (o food processor per i pigri) per fare la gremolada
Gli ingredienti per 3 persone (gnocchi di semolino):
- 125 g di semolino
- 500 g di latte
- 35 g di parmigiano
- 1 tuorlo d’uovo
- 1 bustina di zafferano…la milanesizzazione
Gli ingredienti (ossi buchi):
- 3 ossibuchi di vitello
- 1 cipolla piccola
- 1 carota
- farina q.b.
- 2 cucchiai di passata di pomodoro
- la scorza di mezzo limone
- 12 g di prezzemolo
- 8 g di menta….la romanizzazione
- 1/2 cucchiaio di pangrattato se si usa il food processor
- 2 acciughe dissalate
- 10 g di burro
- olio extravergine di oliva
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 1 tazza di brodo di carne (o acqua calda in mancanza)
Con un coltellino incido in tre o 4 punti la “pellicina” che gli ossibuchi hanno intorno, quella che li tiene uniti in modo che non si arriccino. G. li infarina ben bene da entrambi i lati…come al solito molta farina viene sparsa per tutta la cucina, ma il divertimento della piccola cuoca fa dimenticare il tempo che dovremo spendere poi a sistemare.
Intanto io affetto finemente cipolla e carota e le faccio “sudare” nella padella con il burro e l’olio (insieme!). Quando sono ben stufate le tolgo dalla padella e le metto da parte. Uso la stess apadell aper rosolare gli ossibuchi da entrambi i lati, sfumo con il vino, aggiungo la passata di pomodoro e aggiungo la cipolla e la carota. Lascio cuocere con un mestolo di brodo o acqua per almeno 1 ora e mezza (fuoco al minimo e pentola con coperchio. Non vanno mai girati, per non fare uscire il midollo.
Intanto prepariamo la gremolada,
Eh no la gremolada romanizzata
Esatto… G. prepara il prezzemolo e la menta, io la buccia del limone e poi li trito insieme all’acciuga con il coltello (se sono tanti si può usare il food processo come facevamo qui)
Quando sono cotti si aggiunge la gremolada, girandoli solo in questo caso per metterla da entrambi i lati
Veniamo agli gnocchi di semolino…La ricetta è quella dell’araba, solo alleggerita leggermente di parmigiano perchè non lo amiamo troppo presente neanche nel risotto alla milanese quando accompagna gli ossibuchi. Il procedimento è semplice: si mette a bollire il latte con lo zafferano, quando bolle si toglie dal fuoco e si aggiunge a pioggia il semolino sbattendo con una frusta. Si rimette sul fuoco e si cuoce finchè non diventa sodo e si raccoglie a palla intorno al cucchiaio. Si toglie dal fuoco, si aggiunge il burro e 2/3 del parmigiano e si mescola ancora bene fino ad incorporarli.
A quel punto lo stendo su della carta forno bagnata e strizzata. Lasciamo intiepidire e poi G. con le manine bagnate livella il composto ottenendo uno spessore di circa un cm. poi prende un bicchierino da liquore e forma i piccoli gnocchi di semolino.
Li appoggia in una teglia che aveva unto bene con il burro mentre io cuocevo il semolino… e che io ho rifinito un po’ per la verità
Aggiungiamo infine dei fiocchi di burro ed il restante parmigiano e cuociamo in forno a 200 gradi per 10 minuti (con il calore dall’alta).
Si servono insieme agli ossi buchi al posto del risotto.
Beveteci un Barbera, magari dell’alto piemonte, colli tortonesi. Non nomino il produttore perchè non lo faccio mai…ma ce ne sarebbe uno da urlo…