Per i 50 anni dalla scomparsa di Mario Sironi il Fai, Fondo Ambiente Italiano, ha raccolto da collezioni private le opere che l’artista eseguì nel corso della sua partecipazione alla prima guerra mondiale e nel periodo seguente, allestendo una mostra inaugurata nella Villa Necchi di via Mozart a Milano, dove rimarrà fino al 6 novembre.
La rassegna parte dalle vignette satiriche contro il nemico austriaco-tedesco, realizzate da Sironi nel triennio 1915-18, tra cui quelle per la rivista “il Montello”, che si concludono con la serie celebrativa della vittoria. Vi sono anche quelle che illustrano gli eventi bellici.
Sono esposte poi le diverse opere dedicate alla vittoria, che Sironi fece negli anni seguenti: “La vittoria ed il suo salvatore”, realizzata nel 1924 per una lotteria pro-mutilati e che testimonia anche la sua adesione al fascismo, “Vittoria” (1925), dipinta in occasione del volo di De Pinedo con il suo idrovolante fino in Australia, Giappone e ritorno; “La Vittoria Alata”, cartone dell’affresco realizzato per l’aula magna dell’università La Sapienza di Roma, uno studio per la Mostra della Rivoluzione Fascista (1931),
Alle opere di Sironi si aggiungono in mostra quelle eseguite da altri artisti sui diversi fronti della guerra: i tedeschi Dix e Grosz, il francese Leger e gli italiani Previati, Nomellini, Balla, Carrà, Dottori, Viani, Marussig, Panerai e Gio Ponti.
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