Magazine Cinema
Mother’s Day(USA 2010)Regia: Darren Lynn BousmanCast: Rebecca De Mornay, Jaime King, Shawn Ashmore, Warren Kole, Deborah Ann Woll, Briana Evigan, Frank Grillo, Matt O’Leary, Patrick John Flueger, Kandyse McClure, Tony Nappo, Alexa Vega, A.J. CookGenere: pazzi sequestratori figli di puttanaSe ti piace guarda anche: Funny Games, Panic Room, La scomparsa di Alice Creed
Trama semiseriaIn seguito a una rapina finita male, un gruppo di fratelli criminali si rifugia in quella che credeva casa propria. Peccato nel frattempo fosse stata pignorata e venduta a una giovane coppia che in quel momento sta dando insieme ai suoi amici un tranquillo party, uno di quelli in cui si beve ponce non corretto e si ascoltano canzoni di Selena Gomez e Justin Bieber. E il party - giustamente - si trasformerà in un bagno di sangue…
Recensione cannibalePer una volta - mi spiace - ma in questo cazzo di blog non parliamo di M.I.L.F. (Mothers I’d Like to Fuck), bensì di M.I.L.K. (Mothers I’d Like to Kill), perché la protagonista di questa pellicola è una mamma stronza di quelle colossali.Ma partiamo dall’inizio. Perché? Per una volta mi va di seguire un filo logico. O almeno provarci. Dunque: Mother’s Day è il remake di un film omonimo del 1980 diretto da Charles Kaufman (che a proposito di omonimia non è QUEL Charlie Kaufman autore delle sceneggiature di Essere John Malkovich e Se mi lasci ti cancello) ed è un film molto famigliare. Non familiare nel senso di già visto, anche se certo qualcosa di familiare ce l’ha visto che non è che inventi poi nulla di nuovo, ma nel senso che è incentrato su una famiglia, una di psicopatici ma che di cognome non fa Misseri. Non è però un film famigliare come quella deludente menata di Animal Kingdom, sebbene per certi versi non sia poi così lontano. Diciamo che è la versione divertente della famiglia di Animal Kingdom. Ci sono tre figli maschi, uno tosto, uno schizzato perso, l’altro un teenager cui hanno appena sparato, e una timida figlia femmina, che ha le splendide fattezze (non ho detto fattanze) della rossa Deborah AnnWoll, la vampira Jessica di True Blood. A capo di questa famigghia vi è la madre matriarca, la bitch suprema interpretata da una Rebecca DeMornay a tratti convincente e a tratti invece simile a una versione andata a male della Bree Van de Kamp di Desperate Housewives. Un personaggio inquietante, capace di passare dai modi gentili da perfetta casalinga anni ’50 a efferata omicida senza scrupoli. Un personaggio che forse avrebbe meritato un’inteprete migliore, ma visto che siamo in una produzione a basso budget ci dobbiamo accontentare della De Mornay, grande ai tempi di Risky Business ma poi presto finita nel dimenticatoio.
Questa famiglia particolare prende in ostaggio un gruppo di trentenni e qualcosa che si stava godendo una very tranquilla festicciuola, portando quindi la pellicola in territori tra i film sui sequestri di persona e il torture horror. Le riflessioni sulla natura umana della violenza sono un po’ campate lì, ma non è questo il punto importante della pellicola. Il punto è creare una sorta di greatest hits del genere di cinema in cui dei pazzzzi psychopatici prenodono in ostaggio delle persone innocenti (ma che poi così angioletti come credevamo non si riveleranno), per darlo in pasto impastato a noi divertiti spettatori affamati di sangue.
Un film b a s t a r d o insomma, e allo stesso tempo godibile come un perfetto popcorn movie. Basta solo non prenderlo sul serio, anche perché il film esagera, straborda e spinge i limiti così all’estremo che ogni pretesa di realismo salta e allora è tutto un giocare su un piano esplicitamente di fiction. It’s all for fun. Our fun. Yeah yeah. E allora godiamocelo senza farci troppe domande o problemi, perché questo film sta ai torture movies come Piranha 3D sta alle pellicole sui mostri marini: sano divertimento estivo all’ennesima potenza.La sceneggiatura utilizza tutti gli espedienti tradizionali del caso, dal medico ostaggio che deve salvare uno dei criminali feriti al poliziotto che arriva a sorvegliare la casa, ma in più ha il pregio di inventarsi anche degli altri espedienti meno tradizionali, come un tornado che sta per arrivare in città a spazzare via tutto, questa insensata violenza compresa, e il rapinatore teenager ferito cui i fratelli vogliono far perdere la verginità prima che muoia!E succede molto altro ancora… Un film molto True Blood, sia per la presenza della Deborah Ann Woll, sia per il molto sangue che scorre a litri. Raramente un gioco al massacro è stato così divertente.E allora viva la mamma, affezionata a quella gonna un po' lunga così elegantemente anni Cinquanta. Sempre così sincera.(voto 7,5)
(Qualcuno potrà sconsigliare la visione della pellicola a un pubblico di minori, ma non sarò certo io a farlo…)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Accidental love
Regia: Stephen Greene (David O. Russell)Origine: USAAnno: 2015Durata: 100'La trama (con parole mie): Alice, giovane cameriera di una cittadina dell'Indiana... Leggere il seguito
Da Misterjamesford
CINEMA, CULTURA -
SAVE THE DATE #15: Luglio, col bene che ti voglio
Titolo strampalati a parte, eccoci con un nuovo appuntamento di SAVE THE DATE e la prima carrellata delle uscite di luglio. Come al solito sono libri che mi... Leggere il seguito
Da Anncleire
CULTURA, LIBRI -
Lavorare con lentezza
Lavorare con lentezza ripercorre i momenti salienti della vicenda di Radio Alice, la prima radio libera in Italia, la prima emittente a mandare in onda le... Leggere il seguito
Da Pim
CULTURA -
La vetrina degli autori - Giugno 2015
Buongiorno, carissimi lettori e carissime lettrici! Ormai siamo giunti di nuovo a fine mese e questo significa che è arrivato il momento di proporvi la rubrica ... Leggere il seguito
Da Ilary
CULTURA, LIBRI -
[Anteprime Piemme] Younger - La ragazza di Orchard street
Pagine: 280 Prezzo: 16,90€Editore: PiemmeUscita: 7 Luglio 2015A volte nella vita basta dire… sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI -
Classifiche: 28 giugno 2015
1 (13) Fred Vargas, Tempi glaciali, Einaudi; 2 (4) Åsne Seierstad, Il libraio di Kabul, Bur; 3 (5) E.L. James, Gray, Mondadori; 4 (8) Andrea Vitali, Le... Leggere il seguito
Da Martinaframmartino
CULTURA, LIBRI