Tra meno di dieci giorni, il 14 maggio, torneremo a sognare ad occhi aperti, da Brescia fino a Roma e ritorno in poco più di due giorni, scatterà infatti la più famosa e affascinante gara di regolarità per auto storiche del mondo. Un mondo che si materializza ogni primavera, protagoniste le automobili, ora d’epoca, che tra il 1927 e la fine degli anni ’50 sfrecciarono lungo i 1597 km di strade normali a oltre 200 all’ora per conquistare la Coppa delle Mille Miglia inventata da quattro appassionati delle quattroruote.
Il successo della prima edizione del 1927 fu tale che la gara fu riproposta l’anno successivo e poi ancora per trent’anni in un crescendo di emozioni, spettacolo, velocità, duelli. La tragedia di De Portago, che perì insieme al suo co-pilota e a dieci spettatori investiti dalla sua Ferrari 315, nell’edizione del 1957 mise fine alle gare su strada e di conseguenza anche alla Mille Miglia.
Dagli anni ’80 è stata inventata la rievocazione storica della corsa dalla Freccia Rossa, un modo per rivivere quel sogno, anche se solo con una gara di regolarità che premia i piloti più precisi e che si traduce in una fantastica sfilata di auto leggendarie per il nostro bellissimo paese ma che ci consente di rivedere quei bolidi, in qualche caso addirittura guidati ancora da qualcuno di coloro che li portarono alle massime velocità nelle edizioni “vere”.
La Mille Miglia ha fatto la storia dell’automobilismo, in un’epoca in cui le gare su strada erano frequentissime, molto più normali che le gare in pista, i migliori si affrontavano sulle carreggiate stradali.
Basta scorrere l’albo d’oro della Mille Miglia per viaggiare nel mito, da Campari a Taruffi e Castellotti passando per Stirling Moss, Varzi, Alberto Ascari e il più grande di sempre, Tazio Nuvolari. Ma quasi tutti i più grandi piloti degli anni ’30, ’40 e ’50 hanno schiacciato a tavoletta l’accelertaore dei loro bolidi tra Brescia e Roma come Von Trips, Caracciola, Fangio, Collins.
I nomi fanno la leggenda insieme alle auto, dalle mitiche Alfa 8C 2300 Spider alla BMW 328 Berlinetta, le Ferrari 250GT o la Mercedes 300 SLR.
Sarebbe davvero avvincente rivedere gare vere sulle strade, tra queste auto o, perchè no, tra i capolavori moderni a quattro ruote. E’ forse troppo pericoloso? Mah, almeno fateci sognare.