Un jihadista britannico ha rivendicato sul web che l’Isis sarebbe in possesso di una cosiddetta “bomba sporca”, realizzata con 40 kg di uranio trafugato dai depositi dell’università di Mosul, la seconda città irachena che hanno conquistato a giugno. Un “bomba sporca” o “arma radiologica” è un ordigno realizzato con un nucleo di esplosivo convenzionale circondato da uno strato più o meno denso di uranio.
(cloroalclero.com)
La “bomba sporca” che potrebbe essere in possesso dell’Isis. Si tratterebbe di un ordigno realizzato con 40 kg di uranio trafugato da un deposito di un’università di Mosul, in Iraq, che è stata conquistata dall’Isis nello scorso mese di giugno. All’interno di questa “bomba” ci sarebbero scorie radioattive, anche di vecchi macchine a raggi x, non in grado di innescare un’esplosione nucleare, ma capace di contaminare con un fall-out radioattivo un’area di diverse centinaia di metri di raggio.
Gli effetti devastanti che potrebbe avere lo scoppio di questa “arma radiologica”. Bomba che avrebbe comunque effetti devastanti se fatta deflagrare in una grande città come Londra, anche se fonti dei servizi di sicurezza britannici, ritengono sia quasi impossibile farla arrivare in un Paese occidentale, mentre sarebbe facile usarla in Iraq. E’ quanto riferisce l’edizione domenicale del tabloid Daily Mirror che cita Hamayun Tariq, 37 anni, originario di Dudley nelle Midlands occidentali, da mesi in Siria.
La notizia in sé del furto del materiale radioattivo a Mosul era stata data per primo dall’ambasciatore iracheno all’Onu, Mohamed Ali Alhakim, in una lettera inviata l’8 luglio scorso al segretario generale Ban Ki-moon. (AGI)