Canzone consigliata per la preparazione:
"Io e Anna", Cesare Cremonini
Aaaah, la pasta Choux. Regina indiscussa della pasticceria francese, ha in realtà un nome il cui significato è molto meno elegante di quello che sembrerebbe: choux è infatti, in francese, il cavolo, e proprio questa è la forma che assumono i bignè una volta cotti. Bignè, profiterol, zeppole, ma anche dolci fritti come i Sonhos portoghesi: tantissimi sono i dolci che la vedono protagonista. Deliziosa lo è, senza dubbio.Purtroppo però, sebbene sia una preparazione di base della pasticceria, una di quelle cose che tutti sanno fare e che immancabilmente si ritrova in ogni tipo di locale -dall'osteria di paese al ristorante stellato -, sotto le più svariate forme, è vero anche che è facilissimo sbagliarla. Quante volte mi è capitato di ordinare un godurioso profiterol per poi ritrovarmi ad addentare una spugna secca con un misero sgorbio di glassa al cioccolato sopra. E di tutte quelle infornate di bignè bitorzoluti (oppure piatti, cosa ancora peggiore!) che abbiamo fatto, prima di arrivare ad ottenere una forma più o meno soddisfacente, ne vogliamo parlare? Insomma, la pasta Choux è una di quelle cose che o ami o odi, o sai fare da Dio o è meglio lasciare stare e trovarsi un altro hobby: che ne so, la pesca ad esempio.Non esistono mezze misure. Deve essere perfetta. Premesso ciò, ovviamente la mia pasta Choux perfetta non è, ma possiamo definirla semmai un "work in progress". Questa volta mi sono lanciata su dei mini Paris-Breste con tanta, TAAANTA crema pasticcera (non scherzo, già al primo morso bisogna fare attenzione, perhè altrimenti esce ovunque e, anzichè mandarti in paradiso, ti spedisce in lavanderia per cercare di togliere le macchie a quel maglione di lana nuovo nuovo!). Ecco la ricetta.
Ingredienti per due Paris-Breste di circa 10 cm di diametro:
- 125 g di farina
- 80 g di burro di ottima qualità
- 1 cucchiaino scarso di zucchero
- 3 uova
- 1 pizzico di sale
- 200ml di acqua
Per la crema pasticcera vi rimando qui.
Iniziate versando il burro a pezzetti in un pentolino insieme allo zucchero, un pizzico di sale e l'acqua. Accendete il fuoco basso e mescolate con un cucchiaio di legno per sciogliere il burro. Portate il composto a ebollizione e poi unite la farina setacciata. Mescolate energicamente con il cucchiaio di legno (o con una frusta) per evitare che si formino grumi. Quando il composto si sarà addensato, continuate a cuocerlo a fiamma bassisima finchè non si staccherà facilmente dalle pareti e formerà la classica patina bianca. A questo punto spegnete il fuoco e trasferite l'impasto nella planetaria (oppure, in alternativa, in una ciotola per lavorarlo con uno sbattitore elettrico). Unite le uova, una alla volta, mescolando ognuna benissimo prima di aggiungere la successiva. Mentre aggiungete le uova continuate a lavorare con le fruste. Dovrete ottenere un impasto liscio e omogeneo, che sarà pronto quando scenderà "a nastro" dalle fruste. Versate il composto così ottenuto in una sac-à-poche con beccuccio stellato o liscio. Foderate una leccarda con carta da forno e disegnate con la matita due cerchi di circa 10-12 cm di diametro. Con la sac-à-poche realizzate quindi 3 cerchi: due concentrici e uno sopra gli altri due, distanziandoli a seconda della forma che volete ottenere. Io li ho fatti abbastanza ravvicinati, così da poterli riempire di crema all'interno, ma se volete creare la classica "ciambella" allargate il raggio. Sbattete leggermente un uovo e spennellatelo sui cerchi.
Cuocete il Paris-Brest in forno ventilato preriscaldato a 140-150° per circa 1 ora (160° per 1h e 10 minuti circase se utilizzate forno statico). Mentre il dolce è in forno, dedicatevi alla crema pasticcera.
Una volta pronta, se non la utilizzate immediatamente, potete conservare la crema in una ciotola con pellicola a contatto. Quando i Paris-Brest saranno pronti, spegnete il forno, metteteli su una gratella lasciateli raffreddare completamente sia sopra che sotto. A questo punto posizionateli su un tagliere, divideteli a metà e farciteli con la crema.Come dicevo, io ho preferito riempirli all'interno, così da formare quasi una sorta di mega bignè. Servite i Paris Breste freddi, spolverizzati di zucchero a velo e magari guarniti con una ciliegia candita. Nota: si mantengono bene per qualche giorno se chiusi in una scatola di latta, ma secondo me freddi di frigorifero sono ancora più buoni, perchè i sapori si amalgamano perfettamente.