Dopo la prima 4 porte della sua storia, la famiglia della Mini ora propone la prima proposta a due posti secchi con una carrozzeria da cui affiora un accenno di coda. E’ la Coupé, annunciata un paio d’anni fa e via via svelata sempre in maniera più dettagliata. Sarà venduta a partire dalla metà di settembre, subito dopo l’esordio al Salone di Francoforte, in una gamma composta da 4 versioni: una spinta dal turbodiesel di 1,6 litri con 143 Cv che origina la variante SD e tre benzina. Si tratta del 1.600 aspirato da 122 Cv che genera la Cooper e del turbo a iniezione diretta di benzina che si declina in varianti da 184 e 211 Cv destinate, rispettivamente, alla CooperS e alla John Cooper Works. Tutti i motori sono integrati dalla tecnologia Minimalism, come in casa Mini chiamano il pacchetto di soluzioni destinati a elevare l’efficienza e ad abbattere i consumi grazie anche alla presenza dello Start/Stop, mentre le 3 unità di potenza meno elevata possono anche abbinarsi al cambio automatico-sequenziale anziché al meccanico con 6 marce.
Prima Mini con una carrozzeria caratterizzata dal three-box-design, la linea della Coupè si caratterizza anche per il profilo basso di chiara intonazione sportiva – decreta un’altezza inferiore di 29 mm rispetto a quello delle varianti hatchback – e per le vesti ispirate da una nuova interpretazione del tipico linguaggio formale del marchio, per il padiglione dall’inconfondibile forma che ricorda un casco e, infine, per lo spoiler posteriore attivo destinato a ottimizzare il flusso d’aria alle alte velocità fuoriescendo automaticamente dal suo alloggiamento a velocità superiori agli 80 orari. Completa l’identikit dell’ultima nata di casa Mini il grande portellone posteriore, dal quale si accede a un vano di carico la cui capacità è ampliabile sfruttando un apertura che lo mette in comunicazione con la zona posta dietro gli unici due sedili presenti nell’abitacolo. Quest’ultimo, al di là della configurazione, è arredato nel rispetto della tradizione di casa Mini.
Nella definizione della Mini Coupé i tecnici hanno posto particolare cura per rendere ancora più marcato il cosiddetto gokart-feeling, grazie alla taratura coerente dell’assetto, all’equilibrio delle masse e alla particolare struttura della scocca per garantire il massimo livello di divertimento di guida. Tutte le Mini Coupé sono equipaggiate con il servosterzo elettromeccanico e i sistemi di gestione della stabilità di DSC e della trazione DTC. A richiesta, tranne che per la John Cooper Works che lo monta di serie, è disponibile anche l’EDLC: il differenziale autobloccante a controllo elettronico.
Infine, delle innovative misure di protezione dei pedoni e numerosi d’interventi d’ottimizzazione della sicurezza della scocca determinano un equilibrio delle masse leggermente spostato in avanti, così da ottimizzare la trazione della Mini Coupé, mentre l’aumento dell’agilità e della sicurezza è stato raggiunto grazie all’incremento della resistenza torsionale determinata da rinforzi strutturali sviluppati appositamente per il nuovo modello.
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