Il numero 10 di By Logosin memoria di Alberto Mario Moriconi (1920-2010)
Tocchi della tua vecchiezza la spondail sedile: un seder giovanileti cede il posto in autobusil giovinotto il giovinastroe mentre tu miravi in tralice una docileche ti mirava in tralice fra cioccae cioccail giovinetto ti tocca “S’accomodi” il giovanottot’ha imposto “S’accomodi”e ritto e lungo… unodi quei figliuoli figliolonibriosi coi bulloninervoso pressandotied inchinevole t’ha cesso il postot’ha messo a ceccet’ha cessoil giovanotto t’ha resoil posto il giovinastroil lacedemone giovinastro…
e Luciano Erba che te la riscrive nel “By Logos”[1]dove tu eri il 10 e lui il 20:“Ma se a dire “s’accomodi” è un teppistao peggio uno di quelli che vorrebberocambiare il mondo, con barba e bisaccia,l’invito suona come una sentenzadi morte senza appello. Le mie rughe,si dice il passeggero, il crin canuto,le mie spalle cadenti hanno commossoperfino questo eslege(col presalario)!”
e Pietro Cimatti che nell’antologia dellapoesia in un rigo a testa ti preservò“di questi giorni truculenti e fracidim’ha cesso”
e Luciano Troisio che se ne uscì con“Augellin bel verde in tramgiovinastro di giorni truculenti e fracchiamentr’io miravo in tralice callipigiasotto il salice che mi miravaubertosa-budino Arpalicegiovinotto m’ha imposto s’accomodi(io ponzoso in disparte il Tuttolibri)”il depistante flaneur t’ha depostoda Berenice che parlava con Alice.Ieri che ero stato con Ingeborg Bachmanne dentro laStimmung passò un inverno a Napoliin questa primavera an langen Tagen sät manuns ungefragt in jene krummen und geraden Linien,und Sterne treten ab, nei campi prosperiamoo ci corrompiamo a caso, auf den Feldern gedeihenoder verderben wir wahllos, docili alla pioggia,e infine anche alla luce.
Ancora la semina è lontana. Si vedonoterreni inzuppati di pioggia in questa commendagerosolimitana e quando il vento si levale giornate tendono a farsi più lunghecon questo libeccio che venendo da sud-ovestnon corre lungo i binari il tempo dilazionatoe revocabile già appare all’orizzonte;das Spiel ist aus, mein lieb Freund:das Wortwird doch nurandre Worte nach sich ziehn,la parola non farà che tirarsi dietroaltre parole, Satz den Satz, la frasealtre frasi, il giovinottoil lacedemone giovinastro…
V.S.Gaudio
[1] Vedi: By Logos, venticinque poeti alle soglie degli anni Ottanta, scissi in un “Che fare” tra azione e trasgressione. Venticinque volontari in un tunnel di attraversamento transpoetico dei territori testuali,a cura di Silvio Ramat, Cesare Ruffato, Luciano Troisio, ma, inizialmente, anche Fernando Bandini e Andrea Zanzotto, Lacaita editore 1979.