Back to Brooklyn contiene più o meno tutti i topoi della scrittura di Ennis: il protagonista duro ma di buon cuore, l'amico pusillanime ma ben intenzionato, la donna con gli attributi... il problema è che nel giro dei cinque numeri manca forse lo spazio necessario perché la storia conceda un attimo di tregua e lasci respirare un po' i personaggi, dandogli quei momenti di raccordo che sono il vero asso nella manica dello stile dello scrittore irlandese.
Così, alla fine è come aver visto un filmetto a noleggio ben fatto, a cui non puoi davvero addossare nessun difetto, se non quello di scivolare via senza lasciare davvero traccia di sé. Evitabile, a meno che non siate fan sfegatati di Ennis.
Da tenere d'occhio, ripeto, il disegnatore, Mihailo Vukelic.